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Covid-19: l’Europa verso la Fase 2, con un occhio alla Germania – VIDEO

Uno dopo l’altro, i governi europei hanno svelato come intendono passare alla cosiddetta fase 2, per alleviare la tensione sull’economia, evitando allo stesso tempo una ripartenza dei contagi.

La Fase 2 in Francia Riapertura inevitabile ma lenta in Europa. La Francia che aveva già sbandierato la data dell’11 maggio, fa un distinguo, se gli indicatori non rispettano le aspettative non si farà nessuna apertura e questo vuol dire che i contagi devono mantenersi tra i 1000 e i 3000, in base a queste cifre i dipartimenti saranno divisi in zone verdi e rosse e questo fino al 2 giugno.

Il premier Edouard Philippe martedì precisava: “A poco a poco, ciò significa che ci stiamo preparando per l’11 maggio monitorando tutti gli indicatori, per verificare provincia per provincia che possiamo effettivamente avviare le operazioni di riapertura per questa data. Se gli indicatori non risponderanno alle nostre esigenze non ci sarà de-escalation l’11 maggio, o procederemo in modo parziale”.

Le scuole materne e elementari riaprono l’11, ma su base volontaria, la Francia dove l’obbligatorietà scolastica è legge prevede una deroga per quei genitori che non se la sentano di far tornare i prorpi figli a scuola. In Spagna Al termine di un lunghissimo Consiglio dei ministri, il premier Pedro Sanchez ha presentato le 4 fasi della desescalada , che sarà coordinata da Madrid ma sarà asimmetrica e anche in questo caso a fissare date e scadenze saranno gli indicatori. Presto dovrebbero potere uscire di casa anche gli over 65. In Grecia La crisi ha lambito anche la Grecia che ha fatto fronte stabilendo un pronto lockdown riuscendo a limitare contagi e morti, il 4 maggio anche qui parte la fase 2. “L’uscita dalla quarantena avverrà passo dopo passo. Nessuno può escludere un possibile riacutizzarsi della crisi – così il premier Kyriakos Mitsotakis il nostro obiettivo sarà localizzare eventuali nuovi focolai in modo che eventuali nuove restrizioni siano veloci, locali e non influenzino l’intero Paese. A partire da lunedì prossimo, 4 maggio, saranno revocate le restrizioni alla circolazione dei cittadini. Vengono revocate le autorizzazione alle uscite”. In Portogallo Il Portogallo metterà fine allo stato d’emergenza sabato prossimo, a annunciarlo il presidente Marcelo Rebelo de Sousa che ha precisato che non sarà necessario ricorrere ancora allo stato di emergenza, in caso contrario la cosa sarà ponderata”. Lo stato d’emergenza in Portogallo è in vigore dal 18 marzo, ma l’epidemia è sempre più sotto controllo come in altri paesi europei. Al momento si contano circa 25.000 contagi e 948 vittime. I Paesi che hanno già allentato le misure sono sotto stretta sorveglianza. La Germania ha aperto negozi non essenziali poco più di una settimana fa. Ma è troppo presto per dire se la risalita dei contagi sia dovuta all’allentamento delle restrizioni.

fonte Euronews