Costituito il Comitato dei dipendenti della ex Provincia di Agrigento
Si è costituito il comitato spontaneo dei dipendenti della ex Provincia Regionale di Agrigento per chiedere al Commissario Straordinario di intervenire per ristabilire condizioni di parità di trattamento tra dirigenti e lavoratori.
“Il Comitato Spontaneo Dipendenti Provincia (C.S.D.P.), di nuova costituzione, – si legge in una nota stampa – a seguito dell’incontro tra la parte pubblica e i rappresentanti delle Rsu, apprende che, per garantire il personale precario in servizio alla Provincia, l’Ente deve effettuare degli interventi in termini di riduzione di spesa ed effettuando dei drastici tagli. In questo contesto la Provincia ha deciso pertanto di incidere pesantemente sull’incentivo regionale che garantisce il fondo del salario accessorio dei dipendenti. Inoltre dai tagli previsti la Provincia ha deciso di eliminare i due buoni pasto settimanali, dovuti per legge, a partire dal prossimo mese di giugno. Questo Comitato Spontaneo, non sentendosi rappresentato dalle organizzazioni sindacali, fa presente quindi che tale decisione lascia esterrefatti per il semplice motivo che si chiedono sacrifici solamente ai lavoratori, mentre quando si tratta di problematiche attinenti la dirigenza, vedi ad esempio l’ultima indennità di posizione dei dirigenti deliberata dall’ex commissario straordinario Diliberto per un totale di 330mila euro, la situazione è sicuramente più florida nel momento in cui i fondi per tale indennità sono facilmente reperibili. Nel contestare queste indennità ai dirigenti, che poco hanno da dirigere per la mancanza di una vera e propria attività lavorativa visto e considerato che il bilancio è ridotto quasi a zero, invitiamo il commissario straordinario, Marcello Maisano, a intraprendere, finalmente, degli interventi atti a stabilire parità di trattamento tra i dirigenti e i lavoratori in maniera tale che i sacrifici vengano praticati da tutti. Ci appelliamo al commissario Maisano affinché questa nostra forma di protesta accenda i riflettori verso una situazione di malevola forma di amministrazione che ha trasferito i poteri assoluti, dopo l’uscita di scena della politica, alla classe dirigente di questo ente. Dirigenza che in questo ultimo periodo ha realizzato quello che ha voluto, non ultimo l’attribuzione della progressione orizzontale solo a pochi eletti, tra questi anche diversi rappresentanti della passata Rsu“.