Nate a partire dagli anni Settanta circa come alternative per i giovani rispetto ai locali serali della mondanità delle città italiane, oggi le birrerie rappresentano un luogo di ritrovo per persone d’ogni età.
Dunque, se si ha un budget ottimo, investire in questa attività può essere un’ottima idea, ma quanto sacrificio occorre e che requisiti servono. Certamente occorrono gli analoghi permessi che possono servire per avviare un’attività di ristorazione e che quindi è bene leggere e conoscere. E poi cos’altro?
Aprire una birreria? Sì, se si conoscono le birre
Primo passo importante, al di là degli aspetti burocratici ed economici, è una conoscenza non approssimativa, ma ampia delle birre. La birra non va solo offerta al cliente, ma va spiegata, anzi va consigliata.
Chi possiede un locale che vende e produce birre o soltanto che è addetto alla vendita, deve saper indirizzare il consumatore in base alle esigenze di quest’ultimo.
Quindi serve una conoscenza di base, dei corsi per migliorarla e altri ancora per imparare a spillare la bevanda correttamente. Per fare un esempio, è opportuno conoscere nel mercato attuale il costo della birra all’ingrosso, poniamo un fusto di birra e saper trovare su internet o sul posto i fornitori che facciano un buon prezzo.
Stesso identico concetto vale per le attrezzature tecniche idonee a questo tipo di attività. Dove si possono trovare a un buon prezzo?
Avviare una birreria: che tipo di locale serve
Il passo successivo è la scelta del locale. La posizione deve essere abbastanza visibile, quindi o su strada o in un quartiere o nelle zone di movida.
Per chi avvia un’attività in paesini fuori città o al lago, allora dovrà valutare la presenza di traffico sulla statale o se nelle vicinanze c’è qualche attrattiva turistica. Il locale prescelto deve essere vasto e ampio sia per stivare le scorte e sia per poter accogliere più clienti.
Oltre al bancone della birra va calcolato, poi, che ci sarà una probabile zona cucina. Infatti, spesso chi consuma questa bevanda gradisce oltre a degli stuzzichini anche piatti come panini, toast, piadine, insalata ecc… Per l’arredamento chi compra o affitta può scegliere a piacimento, anche se è meglio rispettare la tradizione delle birrerie belghe, francesi, inglesi e irlandesi.
Aprire una birreria: passaggi burocratici
La parte burocratica da seguire per imbastire un’attività di questo tipo è quella più noiosa. Prima di ogni cosa occorre conoscere bene i procedimenti necessari per aprire la partita IVA. Dopo aver fatto questo sono poi obbligatori altri passaggi.
In particolare, ci riferiamo al certificato HCCP che è necessario per somministrare bevande e alimenti, la licenza che deve essere avvallata dall’Agenzia delle Dogane e l’abilitazione SAB, che è sempre collegata alla gestione alimentare. Poi sono d’obbligo i permessi dell’ASL locale e infine concludere la pratica della SCIA, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Vantaggi apertura di una birreria
Visto l’iter e sperando di coltivare un proprio sogno, la domanda che sorge spontanea è: conviene? Se sì pensa al fatto che la birreria non attrae più solo uomini come una volta, ma anche le donne.
Se si pensa al fatto che è possibile installando una smart TV o simile poter anche dar vita a un locale per sportivi e se si considera che l’Italia ha numeri in crescita in questo settore e che nel 2023 i dati dell’anno precedente parlano di un volume di produzione che si posiziona al nono posto in Europa, allora la risposta è certamente Sì.
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