“Lo abbiamo sempre sostenuto: il Coronavirus ha creato un’emergenza nell’emergenza, soprattutto tra gli ultimi che, proprio per la loro condizione, vanno maggiormente tutelati. Ecco perché stiamo seguendo con grande attenzione quanto sta accadendo nella Missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte. Ho chiesto da subito all’Asp di Palermo di attivare ogni iniziativa utile per evitare il propagarsi del contagio fra gli ospiti di queste strutture e, per quanto di competenza, di assicurare ogni sostegno assistenziale”.
Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Come è noto, l’Azienda sanitaria del capoluogo, dopo l’accertamento di alcuni casi positivi, ha già provveduto a effettuare un’azione di contact tracing, sottoponendo a tampone quanti sono entrati in contatto con le persone contagiate.
Per garantire l’osservanza di tutte le misure necessarie di prevenzione, l’Asp ha quindi inviato due gruppi tecnici e quattro squadre Usca, che stazionano H24 in ciascuna delle maggiori comunità della Missione di Biagio Conte con l’obiettivo di sottoporre a tampone rapido circa un migliaio di persone.
Fra le criticità emerse, invece, c’è l’identificazione degli ospiti, per questo motivo è stato chiesto anche il supporto da parte dei Nas.
L’ Asp ha infine fatto sapere che per i cittadini positivi asintomatici, riscontrati grazie al conctat tracing effettuato dai sanitari, vengono attivate tutte le procedure di accoglienza presso il Covid Hotel San Paolo di Palermo.
Didascalia: Musumeci con don Pino Vitrano alla Missione di Biagio Conte, in occasione della sua visita a fine agosto per consegna lavori per efficientamento energetico