Contrasto alla pesca abusiva nell’area portuale di P. Empedocle: interventi della Guardia Costiera
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle ha condotto un’operazione complessa di contrasto alla pesca abusiva presso la banchina Todaro, all’interno dell’area portuale, dove – in prossimità del pattugliatore della Guardia Costiera “CORSI” CP906 (in sosta tecnica in banchina) e della nave mercantile impegnata in operazioni di imbarco di sale industriale – una piccola unità era intenta a calare attrezzi da pesca con il favore del buio.
E’ stato l’equipaggio del pattugliatore a notare giovedì notte, poco dopo il tramonto, i movimenti sospetti dell’unità e ad allertare la sala operativa della Capitaneria di Porto che, alle ore 21.45, ha disposto l’uscita della motovedetta CP527. I militari si sono subito recati in zona dove hanno sorpreso un pescatore abusivo – F.F., 29enne empedoclino già noto all’Autorità Marittima per precedenti specifici – intento alla posa di attrezzi da pesca con l’ausilio di un natante da diporto privo di licenza di pesca e, comunque, all’interno dello scalo dove, giova ricordare, è vietata ogni attività di pesca sia professionale che sportiva.
La motovedetta, nonostante l’atteggiamento non collaborativo dell’uomo, ha successivamente recuperato un palangaro con 20 ami, collocato nello specchio acqueo portuale e privo delle previste segnalazioni, che è stato immediatamente rimosso e posto sotto sequestro penale a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
In considerazione del potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione e la tutela della pubblica incolumità rappresentato dalla presenza del palangaro lungo la rotta delle navi in transito in ingresso ed uscita dal porto (tra queste il traghetto di linea SANSOVINO, le cui manovre di partenza per Lampedusa previste per le ore 23.00 avrebbero potuto essere inavvertitamente intralciate dagli attrezzi da pesca e dallo stesso natante), il personale della Capitaneria di Porto ha provveduto a denunciare il trasgressore alla Procura della Repubblica di Agrigento per i reati di cui agli art. 1231 (violazione di norme sulla sicurezza della navigazione) e 1218 (inosservanza di norme sulle segnalazioni) del Codice della Navigazione, puniti rispettivamente con la pena dell’arresto fino a 3 mesi e fino a 6 mesi. A suo carico è stata inoltre elevata una sanzione pecuniaria da 4.000 €. per pesca in zone e tempi vietati, ai sensi del D. Lgs. 4/2012.
Il personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle, con la preziosa collaborazione dei pattugliatori del Corpo periodicamente dislocati nello scalo empedoclino, ha da tempo intensificato le attività di contrasto alla pesca abusiva, grazie anche all’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza presenti in area portuale ed all’impiego di militari in abiti borghesi, in servizio di vigilanza anche in orari notturni e nelle giornate festive e prefestive.