fbpx
Politica

Consiglio Comunale di Agrigento, Palermo (Pdr): “Niente diretta e cala il sipario”

nuccia palermo PDR“Ed è tempo di resoconti o di previsioni numeriche se facciamo riferimento al prossimo 28 dicembre, data prevista per il voto del bilancio previsionale dell’anno 2015.

Molti sorrideranno per la prima contraddizione visto che parliamo di un previsionale che per le tempistiche diventa un consuntivo proprio perché da approvare a fine anno. E mentre chi, colpito dall’atmosfera natalizia promette bontà eterna e coerenza, secondo scienza e coscienza, c’è anche chi mostra purtroppo qualche contraddizione.”

Esordisce così il Capogruppo del Pdr (Sicilia Futura) Nuccia Palermo (in foto), all’indomani della prima seduta “Question time” del mese di Dicembre.

“Credo sia il caso di fare un po’ di cronistoria per capire come oggi si proceda all’interno del palazzo di città – continua Palermo – dove il tutto diventa il contrario di tutto”

“Dalle lagnanze , con le quali la presidenza definiva le dimostrazioni critiche della sottoscritta su una mancanza di organizzazione puramente tecnica, alla difesa di alcuni presidenti di maggioranza delle commissioni permanenti che, rispondendo all’invito del PDR alla presidenza del consiglio di organizzare e disporre per i gruppi consiliari locali idonei e strumentazione informatica annessa, in una nota stampa testualmente riportavano <<Inoltre è evidente ed è sotto gli occhi di tutti che da quando si è insediato il nuovo Ufficio di Presidenza sono a disposizione dei consiglieri nuovi spazi e mezzi necessari al corretto svolgimento delle attività.>>”

“Ebbene – continua il Capogruppo Palermo – se prima potevo dubitare di una cattiva interpretazione nostra a favore di quanto dichiarato da alcuni presidenti di commissione permanente schierati con la maggioranza, oggi sono felice di constatarne l’appoggio della stessa maggioranza che a sostegno prima della mozione da me presentata come prima firmataria insieme ad altri consiglieri e dopo della mozione presentata dal consigliere Gibilaro, oggi presentano un atto congiunto dove accettano la difficoltà in cui versa il consigliere per l’espletamento del proprio mandato ed investono lo stesso sindaco ad agire per risolvere il problema”.

“Questo è solo un esempio di come una richiesta lecita e tutelata da statuto e regolamento possa fare giri contorti per via di interpretazioni o di una poco forte volontà. Sulla base di questo esempio concreto, che per molti potrebbe non sembrare degno di nota si evidenzia come sia importante oggi dover dare la possibilità al cittadino sovrano di controllare in modo diretto l’operato del consigliere e dell’amministrazione tutta. – afferma il Capogruppo Palermo – Da tre sedute purtroppo non abbiamo più la diretta dei lavori consiliari come non abbiamo più notizie di quella famosa richiesta sull’inserimento dello streaming nel sito istituzionale del Comune di Agrigento. Richiesta che aveva visto in aula diversi mal di pancia. Mal di pancia, appunto, che avevano trovato cura nel rispedire la trattazione dello stesso streaming in commissione.”

“Se dopo gli appelli ad una maggiore partecipazione della classe dirigenziale ai lavori d’aula dei vari consiglieri, l’unica cosa ottenuta è stato il calo del sipario, oggi, evidentemente diventa di imminente urgenza richiamare l’attenzione sul problema – insiste Palermo – Vogliamo ricordare che importanti sono gli appuntamenti successivi e che se nell’aria gira lo spettro che ci sia la volontà di oscurare maggiormente l’operato del consiglio non possiamo certo assecondare ciò.”

“Invito, dunque, – conclude il Capogruppo del PDR – il primo cittadino a presenziare in consiglio anche per una forma di rispetto a quello che è stato il volere popolare oltre che ad un’esternazione di collaborazione con tutte le forze politiche presenti. Ed infine chiedo alla Presidenza, cosa che verrà fatta anche in forma scritta, di verificare la tempista sul ritorno della discussione dello streaming in aula consiliare. Trovo specioso che questa amministrazione trovi il denaro per portavoce e consulenti esterni invece di utilizzare le proprie risorse umane e trovo altamente poco sensibile non dare gli strumenti di lavoro ad un organo di controllo ed indirizzo importante qual è il consiglio comunale”.