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Confesercenti: “La porta del centro storico di Agrigento somiglia ad un suk”

“Il tappeto di bancarelle che ricopre la zona di accesso al centro storico di Agrigento e che occupa lo spazio all’interno delle villette che si affacciano su Porta di Ponte rappresentano un’immagine che poco si attaglia al cuore di una città che ha lottato fino all’ultimo per ottenere il titolo di capitale della cultura nel 2020”.

Così si esprime il presidente di Confesercenti Sicilia , nonchè presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina.

“Un immagine – aggiunge – che poco si concilia con l’accesso a quello che è stato sempre considerato il salotto buono della città con i suoi negozi, bar e ristoranti.La sensazione che si ricava è quella di trovarsi davanti ad un suk dove igiene e decoro non trovano ospitalità.
Non credo che tale scelta contribuisca a rendere più accattivante la città agli occhi dei turisti e degli stessi gruppi che vi soggiornano in occasione della festa del Mandorlo in Fiore”.

“Pur riconoscendo il valore sociale del commercio ambulante che la nostra Associazione storicamente rappresenta – sottolinea ancora Vittorio Messina – pensiamo che questo non debba sopravanzare gli aspetti dell’igiene pubblica, della sicurezza e del decoro. L’esercizio di queste attività, deve svolgersi in luoghi adeguati, secondo precisi criteri che siano soddisfacenti anche per i cittadini e i commercianti”.

“Purtroppo va registrato – conclude Vittorio Messina – anche attraverso questa scelta che non c’è alcuna attenzione verso il cuore della città e che forse c’è la volontà di continuare a mortificare il centro storico, la via Atenea, i commercianti e i residenti”.

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