“L’azione dell’Amministrazione comunale – sottolinea Vittorio Messina presidente della Confesercenti d”Area della Sicilia Centro Meridionale – deve essere volta a evitare l’omologazione commerciale causata dall’uniformarsi delle tipologie di attività, presenti nel centro storico, con insegne, prodotti offerti e modalità di servizio che, attraverso un processo di standardizzazione, fa disperdere i caratteri identitari del tessuto urbano e con essi le radici culturali insite nelle attività commerciali e artigianali tradizionali, rappresentate in particolare dagli esercizi storici”.
“Il nuovo regolamento – continua Messina – deve vietare, quindi, l’insediamento di nuove attività commerciali del settore alimentare e di somministrazione, salvo che l’esercente non garantisca di rispettare alcune prescrizioni. Inoltre deve vietare l’insediamento di nuove attività commerciali del settore alimentare e di somministrazione, salvo che l’esercente non garantisca di rispettare alcune prescrizioni. Tra queste, la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche con l’obbligo di mettere in vendita o somministrare almeno il 70% di prodotti di filiera corta o comunque tipici del territorio e della tradizione storico culturale della città di Agrigento e della Regione Siciliana”.
“Va prevista – aggiunge il direttore Confesercenti d”Area della Sicilia Centro Meridionale Massimo Giudice – la possibilità di deroga su presentazione di singoli progetti che saranno valutati caso per caso da una apposita Commissione tecnica. Devono, inoltre, essere previsti limiti d’insediamento di attività in alcune vie storiche del Centro Storico, al fine poi di mantenere il decoro urbano, i proprietari di locali sfitti o non ancora attivati, hanno l’obbligo di mantenere l’area pulita e i locali in buono stato. Entro un anno dall’applicazione del regolamento, l’Amministrazione ne deve verificare gli effetti e i risultati”.