Confcommercio e Federalberghi Agrigento: al via l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive
Da oggi, 2 gennaio 2025, entra in vigore l’obbligo per tutte le strutture ricettive e gli immobili locati con finalità turistiche di possedere e esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Il mancato rispetto di questa norma comporta sanzioni amministrative che variano dagli 800 agli 8.000 euro per l’assenza del CIN e dai 500 ai 5.000 euro per la mancata esposizione del codice all’esterno dello stabile o negli annunci pubblicati.
Anche gli intermediari e i portali telematici sono soggetti a sanzioni, con multe comprese tra 500 e 5.000 euro, qualora pubblichino annunci privi del CIN.
Ad oggi, nella Banca Dati Strutture Ricettive a livello nazionale, risultano registrate 571.583 strutture, di cui 451.840hanno già ottenuto il CIN. Nella provincia di Agrigento, sono 2.842 le strutture registrate, con 2.267 regolarmente dotate di CIN, raggiungendo una quota pari all’80%, leggermente superiore alla media nazionale.
Federalberghi Agrigento accoglie positivamente questa misura:
“Il Codice Identificativo Nazionale è uno strumento utile per la bonifica di un mercato ancora troppo spesso inquinato da situazioni sommerse, illegali o borderline. Inoltre, il CIN rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza fiscale, grazie alla sua integrazione nelle dichiarazioni fiscali e alle comunicazioni sui portali, che gli intermediari sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate”, sottolinea il presidente di Federalberghi Agrigento, Francesco Picarella.
Confcommercio e Federalberghi Agrigento hanno messo a disposizione delle strutture ricettive i servizi dello Sportello CIN, offrendo supporto e assistenza alle strutture prive del codice per completare le pratiche necessarie. Grazie a una collaborazione attiva con le istituzioni locali, il servizio prosegue per aiutare tutte le strutture a regolarizzare la propria posizione.
“Invitiamo i ritardatari, pari al 20% delle strutture registrate nella provincia di Agrigento, a regolarizzare al più prestola loro posizione. Confidiamo che il periodo iniziale di applicazione della norma sia gestito con ragionevolezza, salvaguardando coloro che, pur non avendo ancora il CIN, abbiano già presentato la richiesta”, conclude Picarella.