E’ quanto disposto dal magistrato di sorveglianza nella sua ordinanza dopo il reclamo proposto dal detenuto, difeso e rappresentato dall’avvocato Salvatore Pennica (in foto), ritenendo violato, per effetto di condizioni detentive contrarie alla dignità della persona, l’art. 3 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali come interpretato dalla CEDU.
Si tratta dell’ennesimo caso di “trattamento carcerario degradante” riconosciuto questa volta dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, accogliendo così in parte il ricorso presentato dall’avvocato Pennica.