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Regioni ed Enti Locali

Concluso il Kaos Festival a Sambuca di Sicilia

Il Kaos è aumentato. Il Kaos è cresciuto. In numero di spettatori, in qualità di incontri, in prestigio di ospiti.
L’ultima edizione appena conclusa, ha animato Sambuca di Sicilia, già borghi dei borghi 2016, in tre giorni (24, 25 e 26 gennaio 2020) densi di cultura, saperi, dove sul palco si sono avvicendate persone più che personaggi, con storie differenti, per etnie, provenienze, conoscenze, iter formativi.

Persone che “fanno la Sicilia” in senso identitario, come Roberto Lagalla, Mareme Cisse, le sorelle Napoli, Roberto Lipari, Nadia Terranova, Clelia Lombardo, Lorenzo Reina, Davide Faraone, Pasquale Scimeca, Felice Cavallaro, Valeria Li Vigni, e molti altri. Ognuno differente, con un suo vissuto, una sua esperienza di vita, comunque da portare in dono.
“La Sicilia è un continente” questa breve frase pronunciata da Peppe Zambito (le isole del mediterraneo vennero definite da Fernand Braudel come dei “continenti in miniatura”), racchiude il racconto di tre giorni intensi vissuti a palazzo Panitteri di Sambuca di Sicilia.
Il Kaos festival è una manifestazione inusuale, è itinerante, si sposta. Edizione dopo edizione viene ospitata da un Comune diverso. Grazie all’appoggio morale, umano e logistico di un gruppo di Kaotici, che lavorano per passione, ormai da dieci anni.
“La formula funziona, è una vera contaminazione – spiega il direttore artistico Peppe Zambito – quello che ci muove è la condivisione, oltre i social, noi usciamo fuori, andiamo nei luoghi veri, in borghi, come questo, che è noto, ma immaginiamo l’impatto in paesi misconosciuti della provincia agrigentina, che in quei giorni di allestimento vengono fotografati, visti. È importante essere visti ed essere riconosciuti come luoghi capaci di contenere cultura, tradizione, storia. Significa molto, per noi visitatori e per gli abitanti, è un riscoprirsi a vicenda”.
Non sono solo le persone a voler essere riconosciute, ma anche i posti, a necessitare di una rilettura, di un nuovo sguardo.
La giuria dell’edizione 2020 di Kaos ha decretato il vincitore per la sezione narrativa, Michele Barbera con il romanzo Nessuno deve tacere, Aulino editor ( pagg. 304, €15.00) premiato dal presidente di giuria Salvatore Ferlita.
I tre giorni si sono svelati, in un ritmo sostenuto, pieno di emozioni e piccole scoperte. Il ricordo di Antonella Maggio e Francesco Settecasi, il racconto emozionante dei pescatori Giarratano di Sciacca. La testimonianza di Mareme Cisse e la freschezza di Roberto Lipari.
Un alternarsi di riflessioni profonde e momenti esilaranti, dove la letteratura fa la parte del leone e i libri mostrano tutta la loro potenza “perché fare storie , raccontare, è nel nostro dna”. Tanto che la scrittrice Nadia Terranova ha dichiarato “tornerò qui ogni anno”.
Il premio consegnato agli ospiti è un piatto interamente lavorato a mano, creato dall’artista Rosalba Costa.
Il Kaos è uscito anche da Palazzo Panitteri, ha mostrato il volto assolato del quartiere saraceno, con una scorribanda mattutina, sulle note di Piera Lo Leggio e il violinista Giuseppe Perrotta, con artisti affacciati dai balconi sui vicoli, con uno sciame di curiosi a seguirli.
Ai momenti artistici sottolineati dagli straordinari musicisti guidati da Ezio Noto, o quelli teatrali, di Raimondo Moncada e di Lucia Nicuzza Alessi, si sono alternati incontri culturali, come quello a cura di Francesco Pira, sulla comunicazione politica, o il ricordo di Sebastiano Tusa, rivisto negli occhi della moglie Valeria Li Vigni, o gli incotri con il pubblico con Felice Cavallaro, Franco Nuccio, Salvatore Ferlita, Licia Cardillo Di Prima.
Conclude Peppe Zambito “Una edizione straordinaria, un risultato frutto di un grande lavoro di squadra. Una storia di amicizia che si consolida e cresce. Un ringraziamento speciale al Sindaco di Sambuca di Sicilia Leonardo Leo Ciaccio Sindaco, l’Ass. Alla cultura Giuseppe Cacioppo, che hanno creduto nella forza del Kaos, agli editori e naturalmente ai kaotici rappresentati dalla presidente Angela Indelicato”.