Codice degli appalti, il governo nazionale applica il modello Sicilia. Aricò: “Prova della nostra capacità innovativa”
«Il governo nazionale ha deciso di seguire l’esempio della Regione Siciliana nella modifica al Codice dei contratti e questo ci rende orgogliosi perché è la prova che abbiamo tracciato una strada importante e innovativa». Lo dice l’assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò, commentando le variazioni al decreto legislativo 36 del 2023 approvate dal Consiglio dei ministri e relative ai requisiti di capacità tecnica e professionale.
«Queste nuove previsioni – ha aggiunto Aricò – non solo faciliteranno l’accesso ai bandi per i servizi di architettura e ingegneria, ma garantiranno anche una maggiore trasparenza e competitività. Siamo fiduciosi che queste modifiche porteranno benefici concreti sia agli operatori di settore sia ai cittadini. Il governo Schifani ha dimostrato come innovazioni peculiari possano influenzare positivamente le politiche nazionali e siamo certi che questo non rimarrà un caso isolato».
La Regione Siciliana ha recepito il nuovo Codice dei contratti con la legge 12 ottobre 2023, introducendo alcune specificità ora contenute anche nella normativa nazionale.