CNA Sicilia incontra gli aspiranti Governatori per un nuovo patto sociale: le Istituzioni siano vere alleate delle imprese
Un documento programmatico con 16 punti per costruire un nuovo Patto Sociale con l’obiettivo di riavviare lo sviluppo economico dell’Isola. CNA Sicilia, in vista del voto del prossimo 25 settembre, lo ha sottoposto ai candidati alla Presidenza della Regione, ai quali ha anche lanciato la proposta di sospendere, per 24 ore, la campagna elettorale per consentire all’Ars di varare, in seduta straordinaria, urgenti provvedimenti destinati a fronteggiare il “caro energia” che sta mettendo in seria crisi imprese e famiglie. La sollecitazione, puntualmente sottoposta all’attenzione degli aspiranti Governatori, non è caduta nel vuoto. Gli incontri si sono svolti nella sede regionale della Confederazione, in via Francesco Crispi, a Palermo, alla presenza di una nutrita platea composta da artigiani e imprenditori, provenienti dalle varie province.
La prima in agenda Caterina Chinnici, poi è stata la volta di Gaetano Armao e di Cateno De Luca.
A dare loro il benvenuto, assieme al tributo di ringraziamento per avere accettato l’invito, il segretario di CNA Sicilia, Piero Giglione, il quale, con orgoglio, ha sottolineato la solidità e la credibilità della Confederazione, che è la prima in Sicilia in termini di rappresentanza politico-sindacale grazie al suo elevato numero di associati.
“Vogliamo essere ascoltati e vogliamo – ha detto Giglione – che le Istituzioni diventino vere alleate di chi lavora e produce e rischia il proprio capitale. Se non si comprende questo concetto, si corre il serio pericolo che occupazione, sviluppo e benessere resteranno uno sbiadito ricordo, con la conseguente responsabilità di avere ucciso il futuro di una regione e la speranza delle nuove generazioni. Chiediamo dialogo, apertura e visione. I tempi della politica e della burocrazia non coincidono con quelli di chi fa impresa”.
Per linee generali sono stati illustrati i punti più significativi contenuti nel Manifesto. In testa figura la richiesta di rinnovare e rivedere il quadro normativo che disciplina il settore dell’artigianato, ritenuto ormai datato e anacronistico. Poi via via tutti gli altri: manodopera qualificata, liquidità attraverso il credito agevolato, zes, lotta all’abusivismo, questione energetica, economia circolare, legalità e lotta alla criminalità, infrastrutture, beni culturali, aree interne, internazionalizzazione, burocrazia e digitalizzazione, turismo, pnrr e welfare e pensioni. Tutti e tre i candidati alla fine dell’incontro-confronto hanno sottoscritto il manifesto programmatico della CNA.
Caterina Chinnici ha evidenziato come la “Regione Siciliana sia ultima nella classifica che riguarda la spesa per i fondi europei. Questo non è tollerabile”. Sul fronte della questione caro bollette, ha espresso l’impegno “di creare un fondo regionale di solidarietà a favore di famiglie e imprese per mitigare il rincaro dei prezzi per la fornitura delle corrente elettrica e del gas. Priorità anche – ha detto Chinnici – alla riforma della burocrazia per dare tempi certi e rapidi, passaggi tracciabili e trasparenza alla macchina amministrativa”.
“Certa politica è nemica delle imprese”. Ha esordito così Gaetano Armao, che poi ha aggiunto: “questo è uno demi motivi perché oggi ho fatto la scelta di candidarmi a caccia del voto libero”. E sull’annunciato sciopero fiscale del settore delle costruzioni, che denuncia il ritardo del pagamento delle fatture da parte della Regione, ha assicurato: “i soldi ci sono, il dipartimento Infrastrutture dispone della liquidità necessaria per onorare gli impegni con i fornitori. Quanto accade è davvero incomprensibile”. Armao si è detto pronto e disponibile, facendosi interprete della gravità del momento, “per la straordinaria riapertura di sala d’Ercole, a cui affidare la responsabilità di approvare misure impellenti destinati ad evitare che la Sicilia subisca un vero e proprio disastro economico. Fermiamo per un giorno la campagna elettorale e dimostriamo realmente di avere a cuore le sorti della nostra terra”.
Cateno De Luca è partito da “3R”: ricognizione, ricollocazione, riqualificazione. Il riferimento è alle risorse umane e professionali di cui dispone la Regione. “Questo è il primo passo – ha spiegato – per rendere l’apparato agile, efficiente, efficace e produttivo”. Gli altri due obiettivi prioritari per l’ex sindaco di Messina sarebbero “operazione verità” e la “soppressione di enti e contenitori inutili che fanno perdere tempo e denaro”. Infine sulla questione, calda, che riguarda il blocco delle concessioni degli stabilimenti balneari, De Luca è stato lapidario: “la Bolkestein non è applicabile in Sicilia per il semplice fatto che non c’è alcuna documentazione ufficiale che attesti che il territorio sia saturo”.
Al Tavolo degli incontri sono intervenuti anche Claudio Spoto, che nelle vesti di responsabile della comunicazione di CNA Sicilia ha moderato i lavori e rivolto delle domande agli ospiti, e il presidente regionale della Confederazione Nello Battiato.
“E’ stata una giornata molto positiva – ha concluso Battiato – abbiamo registrato la buona volontà e la disponibilità dei candidati alla Presidenza della Regione. Apprezziamo la loro apertura e condivisione rispetto alle nostre richieste e proposte. Noi, artigiani e imprenditori, che siamo per la politica del fare, saremo attenti e vigili affinché, a partire dal 26 settembre, chi sarà chiamato a governare la Sicilia avvii un percorso virtuoso in modo da tradurre in azioni concrete gli impegni assunti”.
Martedì prossimo sono programmati gli incontri con gli altri candidati alla Presidenza della Regione Siciliana.