Cna contro il decreto che paralizza i bonus edilizi e mette a rischio le imprese, la contestazione parte da Agrigento: delegazione incontra il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia
Una delegazione della Cna Agrigentina ieri pomeriggio ha incontrato, in coda alla Convention politica di Fratelli d’Italia, il coordinatore nazionale, Giovanni Donzelli. E’ partita da Agrigento la campagna di contestazione regionale e nazionale annunciata dalla Confederazione contro il Decreto approvato dal Governo nazionale che, nell’ambito delle agevolazioni legate ai bonus edilizi, vieta la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, oltre a bloccare le operazioni di acquisto dei crediti fiscali incagliati da parte degli enti locali. “Ci siamo fatti interpreti della rabbia e della preoccupazione che in queste ore stanno attraversando le imprese ma anche i professionisti e le famiglie – affermano i vertici provinciali della CNA – il tracollo è dietro l’angolo se il Governo non farà retromarcia, per non parlare che si innescherà un brusco freno all’avviato percorso virtuoso della transizione ecologica e della messa in sicurezza del patrimonio immobiliare esistente. Nel volto dell’onorevole Donzelli abbiamo letto anche un certo tentennamento rispetto alle nostre legittime rivendicazioni. Fermo e deciso sulla necessità di attivare subito il semaforo rosso per non mettere a rischio le casse dello Stato rispetto ad un Superbonus non più sostenibile, secondo il punto di vista del Governo – riferiscono Spoto e Di Natale – Donzelli ha mostrato invece uno spiraglio in ordine all’opportunità di avviare un confronto per rivalutare condizioni e modalità in merito al possibile mantenimento, limitatamente al 2023, dell’attuale meccanismo, in linea con quanto previsto dalla precedente legge, in virtù della quale gli operatori dell’intera filiera dell’edilizia, compresa la committenza, fidandosi dello Stato, hanno programmato nuovi percorsi di investimento con riflessi positivi anche sui posti di lavoro. Al coordinatore nazionale di Fdi abbiamo fatto notare – concludono Spoto e Di Natale – come proprio il suo partito qualche settimana fa si era fatto promotore di un emendamento per prorogare la scadenza delle unifamiliari da marzo a giugno, salvo poi, a distanza di poco tempo, cancellare con un colpo di spugna, assieme agli alleati di governo, quello che è stato il tratto distintivo del successo dei bonus edilizi, cioè la cessione del credito e lo sconto in fattura, a cui vanno attribuiti i meriti della ripresa economica e della crescita del Pil. Siamo ancora in tempo per buttare via l’acqua sporca, senza disfarci del bambino che va assolutamente salvato. Nei prossimi giorni avvieremo degli incontri di sensibilizzazione con i parlamentari del territorio affinché guardino in faccia la realtà”.