CGIL: “Siamo vicini a Renato Di Natale”
“Nel giorno del 23 Anniversario della strage di Capaci, del barbaro assassini di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomi della scorta, leggere che a mafia avrebbe progettato l’uccisione di due magistrati siciliani: Silvana Saguto e Renato Di Natale, ci rattrista e inquieta“.
In una nota il segretario provinciale della CGIL agrigentina, Massimo Raso, esprime vicinanza e solidarietà al procuratore di Agrigento, Renato Di Natale, dopo le notizie che lo avrebbero visto nel mirino della mafia.
“Ora come allora – scrive la segreteria provinciale della CGIL – la principale emergenza di questa terra è liberarsi dai poteri criminali che insanguinano e condizionano il nostro presente ed il nostro futuro“.
“Se non ci liberiamo da questa cappa opprimente, non potremmo mai aspirare ad avere una Sicilia ed un Paese. Nell’esprimere la solidarietà e vicinanza di tutta la CGIL Agrigentina ai due Magistrati Siciliani e al nostro Procuratore Dott. Renato Di Natale, sentiamo anche tutto il limite che manifestazioni di questo tipo possono avere.
Serve, oggettivamente, di più!“.
“Serve – conclude Raso – che quella che una volta si chiamava la “società civile”, ma sicuramente le forze sociali, economiche, dell’associazionismo culturale, laico e religioso, le Istituzioni Civili e scolastiche… tutti dovrebbero sentire il bisogno di scendere in piazza, di manifestare (a partire dal già programmato sit-in di oggi alle 17 davanti la Prefettura), ma poi anche di continuare l’impegno attraverso scelte ed azioni concrete per isolare la mafia, i mafiosi ed i loro complici, colpendoli nei loro interessi materiali, accellerando la restituzione all’uso sociale dei beni confiscati, sostenendo concretamente chi si ribella al “pizzo”.