In relazione alle operazioni antimafia dei giorni scorsi, la Fillea CGIL di Agrigento, ringraziando ed esprimendo la massima fiducia e disponibilità nei confronti dei Carabinieri, della D.I.A. e della Magistratura e di tutte le forze dell’ordine coinvolte, in merito al grande affare delle opere pubbliche finite nel mirino delle cosche agrigentine, ribadisce che controlli e indagini rappresentano strumenti di garanzia imprescindibili.
La Fillea Cgil avevano già previsto, che in occasione dell’arrivo di una montagna di soldi nel nostro paese ci sarebbe stato un forte rischio di infiltrazioni mafiose. Il Sindacato rappresentato da Landini oltre a scendere in campo con una serie di manifestazioni ed eventi per rafforzare la sensibilizzazione alla legalità ed evitare di tornare alle pagine peggiori del passato ha messo in campo dei protocolli di legalità con province e comuni, alcuni dei quali già attuativi, per scongiurare il pericolo infiltrazioni.
Non possiamo rischiare il blocco dei progetti e i lavori che interesseranno la nostra provincia frenata da una viabilità che impedisce il regolare flusso del traffico, con disagi pesanti non più sostenibili ed inaccettabili.
Agrigento necessita urgentemente di interventi, – dichiara il segretario generalo Francesco Cosca soprattutto nella strada statale 115 che attraversa Porto Empedocle poiché questa importante arteria collega le province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e l’imbocco della Fondovalle per Palermo. Il flusso veicolare è molto intenso e la sosta forzata dai semafori e dalle manutenzioni a singhiozzo ne determina un consistente inquinamento ambientale e di sicurezza tant’è che gli infortuni in itinere detengono un primato ad Agrigento. La Fillea-Cgil di Agrigento onde evitare che i progetti del pnrr possano essere ostacolati in una provincia bisognevole come la nostra si rende disponibile non solo a stilare dei protocolli d’intesa anche con i comuni della nostra provincia che vogliono aderire ma ad ogni iniziativa utile a sollevare l’economia del nostro territorio anche con la costituzione di un tavolo prefettizio che monitori gli appalti in provincia facilmente appetibili dalla malavita organizzata, la viabilità e la salute e sicurezza. Pertanto, – conclude il rappresentante sindacale – confidiamo in un riscontro da parte di sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento Filippo Romano che ha già dato modo di avere una spiccata sensibilità sulle tematiche in questione.