Cgil-Cisl-Uil condannano le azioni violente e criminali contro il Sindaco di Licata Cambiano
I Segretari Provinciali di Agrigento di Cgil-Cisl e Uil, Raso, Saia e Acquisto condannano il grave atto intimidatorio perpetrato nella casa del padre del Sindaco di Licata Angelo Cambiano, appiccando il fuoco e causando oltre i danni materiali un clima pesantissimo per il primo cittadino della città delle aquile e tutti i licatesi onesti che ci sono.
La matrice è dolosa e armata da qualcuno che lancia messaggi precisi per intimidire, siamo certi che la magistratura troverà celermente questi signori che sono dei delinquenti.
E non possiamo che essere vicini ad un Sindaco che in maniera netta ha applicato la legge.
L’abusivismo c’è, esiste da tanti lustri, ma se la giustizia fa il proprio corso ed emette sentenze con ordini di demolizioni, il Sindaco deve far rispettare il provvedimento, altrimenti compie una omissione di atti di ufficio e l’abuso di ufficio l’art. 328 del codice penale.
Adesso la lotta all’abbattimento delle case abusive deve essere monitorato direttamente dallo Stato e qualora ci dovesse essere bisogno, si chieda l’intervento sostitutivo del Genio Militare, e soprattutto si tutelino Sindaci, Dirigenti e amministratori che sono esposti ad eventuali messaggi o azioni che il Sindacato reputa criminali e contro la legalità, che piaccia o no, significa rispetto delle regole e delle leggi garantendo il diritto di contradditorio ma soprattutto applicazione delle sentenze definite.
Per tutto ciò siamo vicini al giovane Sindaco di Licata Angelo Cambiano.