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Regioni ed Enti Locali

Cgil, Cisl e Uil rispondono all’assessore regionale Mariella Lo Bello

cgil cisl uilLe sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, tramite i loro rispettivi segretari generali provinciali, Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto, replicano all’assessore regionale Mariella Lo Bello con una lettera:

“Caro Assessore,
Ella deve aver molto frainteso il senso della nostra “lettera aperta” se alla nostra richiesta di incontro non ha pensato niente di meglio che rispondere al nostro tono personale (come si conviene ad un ex collega) con una lettera scritta in perfetto stile burocratico che ci invita per il prossimo 7 Dicembre 2015 ad un incontro (prot. 5862 del 17 Novembre 2015 a firma Avv. Geraci Ufficio di Gabinetto).
Nella stessa lettera ci si invita, persino, a comunicare in anticipo l’elenco nominativo dei partecipanti “che si indica in n. 3 per organizzazione” (sic!).

La presente per informarLa che abbiamo deciso di non venire per la banalissima constatazione che Noi pensavamo a qualcosa di veramente diverso!

Avremmo voluto riunire in una sede “neutra” (in un albergo o in una sede istituzionale) il nostro “gruppo dirigente ristretto (i segretari generali di tutte le nostre categorie) al cui cospetto avremmo rappresentato le questioni che Le abbiamo anticipato nella richiesta per consentirLe di assumere non solo con Noi Tre, ma con l’insieme dell’attivo sindacale, gli impegni conseguenti ma – soprattutto – per inaugurare un metodo di confronto periodico per compiere le verifiche degli impegni assunti e gli “stati di avanzamento” delle questioni.
Nessuno di noi l’avrebbe aggredita
Pensavamo di potercelo “consentire” in ragione della vecchia comune appartenenza e, soprattutto, a parziale risarcimento per l’assenza di rapporto per questi tre anni.

Se dobbiamo avere un incontro, “una tantum”, allora – ci consentirà – potevamo chiederlo direttamente al Presidente Crocetta…
Nel salutarLa ci auguriamo che Ella abbia modo di riflettere e di cambiare atteggiamento, specie verso forze come le nostre che con grande difficoltà vogliono, fino in fondo, svolgere la loro parte in questa parte disgraziata del Paese”.