“Al di la dei proclami del Presidente della Regione On Musumeci, di fatto non vediamo nessun cambiamento sostanziale del Governo Regionale sulle problematiche delle disabilità”.
Lo afferma il responsabile Ufficio per le Politiche sulle disabilità della Cgil di Agrigento, Francesco Gangemi che aggiunge:
“Ad oggi le ASP hanno erogato solo la mensilità di agosto 2018 dell’assegno di cura a macchia di leopardo: molti hanno percepito la somma intera, altri meno di un terzo, alcuni non hanno percepito neanche un centesimo. Inoltre mancano le mensilità dei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018. La normativa vigente, L. R. n° 4 del 01 marzo 2017; DPR n°545 del 10 maggio 2017; DPR n°589 del 31 agosto 2018, impone l’erogazione mensile dell’assegno di cura. Tale modalità, che calpesta la dignità dei disabili e delle loro famiglie, non può essere considerata prassi normale ne tantomeno giustificata dalle solite “problematiche amministrative”. Le ASP ci informano che non hanno mai ricevuto i soldi dalla Regione per le mensilità non erogate. Forse la Regione presumibilmente non li trasferisce se le ASP non comunicano il numero degli aventi diritto definitivo? Non si hanno notizie certe, c’è molta confusione. È certo che il nuovo bando, D.A. n° 113 del 23 ottobre 2018, scritto male , con superficialità e senza tenere conto della complessità insita nel pianeta delle disabilità, sta creando solo problemi. Altro che opportunità di censimento per inserire tutti gli aventi diritto”.
“Ribadiamo ancora una volta: l’Assegno di cura non può essere considerato un regalo, è un diritto inalienabile che una volta erogato consentirà ai disabili e alle loro famiglie di spenderlo per tutte le cure che servono per migliorare le loro condizioni di vita; cure che i servizi socio- assistenziali pubblici non riescono a garantire.
Vista la situazione, è legittimo chiedersi se per il Governo Regionale i disabili e le loro famiglie siano cittadini a tutti gli effetti, titolari di diritti e di doveri, oppure siano considerati un peso fastidioso da sopportare. I proclami, le belle parole servono a poco se non sono seguite dai fatti! Sono gli atti, la qualità delle misure poste in essere, le azioni concrete, che definiscono l’identità di un governo; su queste cose va giudicato. Nella fattispecie, il nostro giudizio, quello dei cittadini disabili e delle loro famiglie, non può che essere fortemente negativo.
Chiediamo al Presidente della Regione e al suo Governo, di passare ai fatti e intervenire per risolvere il problema. Siamo stanchi di sentire solo annunci e proclami mentre i disabili e le loro famiglie vivono nel più profondo disagio economico e sociale. Noi non ci stancheremo!! Continueremo la nostra battaglia civile per il pieno riconoscimento dei diritti dei disabili fino a quando non sarà risolto il problema”, conclude Gangemi.