Caso “Sea Watch 3”: la Procura pronta a ricorrere in Cassazione per la mancata convalida dell’arresto di Carola Rackete
Sarebbe pronta a fare ricorso in Cassazione la Procura della Repubblica di Agrigento contro la decisione del Gip del Tribunale Alessandra Vella sulla mancata convalida dell’arresto della capitana della “Sea Watch 3”, Carola Rackete.
Come si ricorderà, il Gip aveva escluso il reato di resistenza e violenza a nave da guerra, ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”.
Dopo l’udienza svolta lo scorso 1 luglio nell’aula nove del Tribunale agrigentino, la 31enne di origini tedesche era accusata della violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione (resistenza o violenza contro nave da guerra) e dell’articolo 337 del codice penale (resistenza a pubblico ufficiale).
Ora la Procura, con a capo Luigi Patronaggio, potrebbe fare ricorso contro la decisione del giudice Vella. Intanto la stessa comandante della nave Ong tornerà ad Agrigento giovedì prossimo per essere ascoltata dai pm sul fascicolo di inchiesta aperto che la vede indagata per l’ipotesi di reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.