immediatamente il nome di una nota personalità della storia spagnola: TOMAS de TORQUEMADA: primo ed assoluto protagonista dell’inquisizione spagnola, colui che fece consumare rigorosi processi e violente torture all’epoca dei Re Cattolici“.
Interviene così Giuseppe Arnone (in foto), coordinatore provinciale del “Club Azzurri” di Forza Italia, che aggiunge:
“Il paragone potrebbe, ai lettori, sembrare azzardato e sicuramente lo è: la mia è volutamente una provocazione, causa-effetto della scelta di Ardizzone che è, su tutti i fronti, fondata su mera demagogia. Se quella di Ardizzone voleva essere ad ogni modo una decisione (ipocritamente) “etica” , bisogna ricordare ad onor del vero che Palazzo dei Normanni è tutti i giorni transito sia di decine di indagati e condannati che di politici che hanno tutt’altro che la coscienza limpida. Negare il diritto di espressione, soprattutto su un tema riguardante la delicata condizione dei detenuti e le loro privazioni in termini di dignità, è una presa di posizione (a questo punto politica) scellerata che denota un arbitrario abuso e mal utilizzo del proprio potere istituzionale e politico. Che Ardizzone eviti, dunque, di voler ergersi a tutti i costi “inquisitore” e “paladino” della legalità, condannando su propria coscienza un uomo, Totò Cuffaro, che ha già pagato il suo debito con la giustizia e che è stato giudicato e condannato già nelle apposite sedi previste dal nostro ordinamento giuridico“.