Cartello Sociale: finalmente si riconosce che la sanità è in uno stato d’emergenza
Di seguito una nota del Cartello Sociale della provincia di Agrigento, a firma di don Mario Sorce, Salvatore Pezzino, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto, sulle dichiarazioni del vertice dell’ASP 1 nel corso della conferenza stampa di ieri 28 luglio.
“Le soluzioni individuate dal commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, così come esposte nel corso dell’ ultima conferenza stampa, al fine di superare lo stato di emergenza in cui si trova il sistema sanitario locale e in particolare l’organizzazione del pronto soccorso del San Giovanni di Dio, potrebbero essere anche una prima risposta per arginare la crisi dovuta alla mancanza di medici, ma si rimane ancora nel limbo degli annunci e degli auspici, per lo meno fino a quando le risorse umane individuate non dovessero manifestare concretamente la loro disponibilità ad accettare l’incarico.
Quanto poi al resoconto della conferenza stampa riportato dai media, si conferma la puntualità dell’iniziativa del Cartello Sociale affinché le autorità competenti prendessero coscienza della gravità delle condizioni in cui versa il sistema sanitario nella nostra provincia.
Questo viene sottolineato non per attribuirsi dei meriti ma per fare giustizia dei pregiudizi di chi non ha saputo vedere nella mobilitazione popolare del 17 giugno i segni di una profonda sofferenza e di una grande preoccupazione da parte della popolazione agrigentina.
Con questo vogliamo anche confermare la nostra solidarietà ai sindaci che si sono rivolti agli organi superiori della sanità pubblica.
La loro iniziativa è infatti legittimata dal fatto che come avamposto dello Stato i primi cittadini recuperano le legittime istanze dei loro amministrati che reclamano il sacrosanto diritto alla salute e non certo per evitare di rivolgersi al livello più prossimo dei rappresentanti delle autorità locali.
A tal proposito bisogna riconoscere che il dialogo si può praticare solo se c’è la volontà di portarlo avanti da ogni parte.
In ogni caso, maggiori sono le responsabilità e più esiste il dovere morale di ascoltare i portatori degli interessi della comunità.
Al nuovo primario del pronto soccorso rivolgiamo i più sinceri auguri di buon lavoro consapevoli della sfida alta che lo attende e fiduciosi che possa avere un sostegno ampio da parte dei vertici aziendali”.