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Canicattì, traslato il corpo del Beato giudice Rosario Livatino alla chiesa di Santa Chiara

Si è svolta ieri a Canicattì la traslazione del del corpo del Beato giudice Rosario Livatino dalla cappella del cimitero comunale alla chiesa di Santa Chiara.

Partiti dal Cimitero comunale, avendo prima omaggiato la tomba del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, si è snodato un corteo fino a san Diego, cuore della città di Canicattì, dove un abbraccio tenero e commosso ha stretto il feretro del Magistrato martire. Il Beato Livatino ha percorso, accompagnato dalle Istituzioni e da un popolo di persone, l’asse principale della città come una carezza.

“È stata la pagina più bella della nostra storia recente, noi ne siamo stati testimoni. Siamo orgogliosi, meravigliati, incoraggiati, grati. Questo giorno rimarrà impresso nel cuore dei singoli e nella memoria collettiva”. Lo ha affermato il Sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo che ha poi aggiunto: “Rosario Livatino torna alla “vita” con il suo esempio, con il suo sacrifico. La città lo ha onorato con orgoglio. Canicattì, che è culla e custode del vissuto di Rosario Livatino, ora più che mai è chiamata a darne lustro e testimonianza credente e credibile. Sento di dovere ringraziare l’arcivescovo, mons. Alessandro Damiano, il prefetto, sua ecc. Salvatore Caccamo, l’on Giusi Savarino in rappresentanza del Presidente della Regione, il presidente del Tribunale di Agrigento, dott. Giuseppe Melisenda Giambertoni, i Sindaci, l’on Ida Carmina, la numerosa compagine di personalità della amministrazione e della politica regionale, l’on. Di Mauro, l’on. Gallo, l’on La Rocca Ruvolo, l’on. Marchetta, l’on Mancuso, l’on Cambiano, il dott. Giuseppe La Greca, delegato del Consiglio di Stato, il clero della città e della Diocesi, il Prof. Insenga cugino del Beato ma soprattutto i cittadini. Un ringraziamento particolare, accorato e sincero è da rendere alle forze dell’Ordine, al Questore, al comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del fuoco, il personale della protezione civile provinciale e comunale e alle associazioni di volontariato operativo e medico, al personale del Comune e ai Vigili Urbani, a tutti coloro che hanno lavorato per lo svolgimento in sicurezza di questo grande evento. Tutti, oltre alla loro professionalità, hanno donato passione e determinazione, non solo per svolgere il proprio servizio ma per dare onore al beato Rosario Livatino”.