Canicattì, “tenta di uccidere la moglie accoltellandola”: fermato 59enne
Negli scorsi giorni la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo A.Z., classe 1961, che aveva tentato di uccidere la moglie accoltellandola.
I fatti risalgono alla mattina del 3 febbraio, quando l’uomo, cittadino rumeno da tempo residente in Italia, mentre si trovava nella propria abitazione di Canicattì insieme alla moglie, nel corso di una lite scoppiata per motivi di gelosia, le infliggeva diversi fendenti potenzialmente letali in varie parti del corpo, tra cui all’altezza del polmone, per poi darsi alla fuga.
La donna, gravemente ferita, veniva trasportata e ricoverata presso il nosocomio canicattinese in prognosi riservata.
Immediato l’intervento degli agenti della Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, e del Commissariato, diretto da Cesare Castelli, che, in poco tempo, riuscivano ad accertare la dinamica dei fatti ed a rintracciare l’aspirante omicida, il quale, per nulla pentito del grave gesto, dopo essersi disfatto dell’arma del delitto, vagava senza meta per la città.
La gravità dei fatti e degli indizi di colpevolezza a carico del 59enne, inducevano gli investigatori a sottoporlo a fermo per il reato di tentato omicidio aggravato. Lo stesso veniva, quindi, condotto presso il carcere di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nella giornata di ieri 6 febbraio, il G.I.P. del Tribunale di Agrigento, a seguito di richiesta del P.M. Cecilia Baravelli della locale Procura della Repubblica, diretta da Luigi Patronaggio, convalidando il fermo operato dalla Polizia, ha disposto che l’uomo rimanesse in carcere in regime di custodia cautelare.