Canicattì, problematiche ASACOM: chiesto tavolo tecnico
Il Comune di Canicattì ha inviato, al Presidente della Regione Siciliana, On. Nello Musumeci, all’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, On. Antonio Scavone , all’On. Roberto Lagalla, Assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, all’ANCI SICILIA e, per conoscenza a tutti i distretti socio sanitari della provincia di Agrigento una nota, condivisa da tutti i Sindaci dei Comuni facenti parte del Distretto Socio Sanitario D3, con la quale si sono evidenziate le gravissime difficoltà che le Amministrazioni affrontano quotidianamente per garantire ai bambini disabili i diritti loro garantiti dalle Leggi.
Nello specifico i Sindaci del Distretto hanno sottolineato quanto sia complesso, in mancanza di risorse e dei trasferimenti della Regione e del Governo Centrale, garantire la presenza degli Assistenti alla Autonomia e alla Comunicazione accanto ai bimbi che frequentano gli Istituti Scolastici nei vari Comuni.
Per assicurare questo diritto le Amministrazioni hanno instancabilmente cercato delle soluzioni attingendo alle esigue risorse dei propri bilanci ma, per quanti sforzi si siano prodotti, il risultato è una parziale copertura delle ore necessarie.
Consci della necessità di trovare al più presto una soluzione che possa dare risposte concrete alle famiglie e alle istituzioni scolastiche, i Sindaci, attraverso la voce del Presidente del Distretto Socio Sanitario D3, Ettore Di Ventura, hanno chiesto un incontro urgente con le Autorità Regionali e con le altre Istituzioni preposte.
“La situazione è diventata insostenibile – dichiara il Sindaco Ettore Di Ventura – a più di un mese dall’inizio della scuola le famiglie non possono più ricevere risposte temporanee e parziali così come noi non possiamo più aspettare inermi. Chiediamo a gran voce che il Diritto dei bambini sia garantito e che ci vengano destinate al più presto le risorse necessarie a garantire integralmente il servizio ASACOM a tutti gli aventi diritto. Sollecitiamo gli attori istituzionali a trovare al più presto soluzioni in cui si accantoni la burocrazia a favore dell’amore verso chi non ha scelto di essere bisognoso”.