E’ con l’accusa di violenza sessuale aggravata che un cinquantottennne di Canicattì finisce poiché ritenuto presunto responsabile di palpeggiamenti nei confronti di una amica del figlio avvenuti dopo averla fatta bere e averla denudata.
La giovane donna sarebbe rimasta in casa sola con l’uomo che – secondo l’accusa – si sarebbe approfittato della situazione. Ieri mattina al Tribunale di Agrigento davanti al gip Stefano Zammuto si è svolto, come chiesto dalla Procura, l’incidente probatorio volto a cristallizzare la prova per un eventuale processo.
Una situazione che risale al giugno del 2018 e che l’uomo ha sempre negato di aver commesso. La donna rimase sola poichè il figlio del 58enne si era dovuto allontanare dalla casa del padre poiché sottoposto, all’epoca dei fatti, all’affidamento in prova ai servizi sociali per una condanna che lo aveva costretto a tornare a casa negli orari serali previsti.
Rimasta sola con il padre, la donna sarebbe così stata oggetto di violenze dopo averla fatta bere con del vino.