Canicattì piange Marco Vinci: un “eroe” dei nostri giorni
Canicattì piange uno dei suoi figli. La morte di Marco Vinci ha scosso i sentimenti di tutti i canicattinesi svegliati stamani dalla tragica notizia. Un giovane ventiduenne morto senza un perchè.
Rabbia mista a grande sofferenza per un fatto di cronaca che nessuno avrebbe mai voluto leggere. Marco è morto, così sembrerebbe, per difendere una donna. Probabilmente il giovane era stanco dei soprusi e di vedere importunata una giovane amica. Mai avrebbe pensato che da lì a poco avrebbe cessato di vivere per mano di una violenza inaudita. Una violenza messa in atto probabilmente da un 34enne, colui che si ritiene essere l’aggressore; colui che senza pensarci due volte ha deciso di accoltellare la giovane vittima e non lasciargli più quella giovinezza che meritava di vivere. Tanti gli attestati di vicinanza alla famiglia Vinci che in queste ore stanno facendo il giro dei social network, e non solo. Un “eroe”, così è stato ribattezzato Marco che oggi forse ha lasciato più della sua stessa vita: ha lasciato la consapevolezza di un mondo crudele e ingiusto.
Intanto il 34enne Daniele Lodato si troverebbe in caserma dopo il fermo dei Carabinieri. Un personaggio che da molti è stato descritto “violento” e che già in passato avrebbe avuto qualche problema con la giustizia. Secondo le indiscrezioni, anche se mancano conferme ufficiali, sarebbero state due le coltellate sferrate all’addome del giovane Marco. Sarà l’esame autoptico a confermare e dare nuove informazioni utili. L’arma del delitto sarebbe già stata recuperata dai Carabinieri di Canicattì che si stanno occupando delle indagini sotto il coordinamento del sostituto procuratore Alessandra Russo.