Si è svolta l’udienza al Tribunale di Agrigento nell’ambito del processo che vede imputato un giovane trentaquattrenne accusato del tentato omicidio di Vincenzo Curto.
Due marescialli dei Carabinieri del Ris hanno ricostruito in aula i rilievi effettuati evidenziando che l’arma utilizzata è stata una.
La vittima sarebbe stata oggetto di alcune pistolettate sparate dal 34enne il 26 giugno del 2017 per motivi di gelosia. Secondo l’accusa infatti il giovane imputato avrebbe tentato l’omicidio per paura che Curto riprendesse ad avere una relazione sentimentale con la sua ex moglie, sua nuova compagna.
Davanti al collegio della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento sarebbe emerso che le tracce ematiche rilevate nei pressi dell’abitazione dell’imputato, dove secondo Curto sarebbe avvenuta la sparatoria, non sono state comparate con quelle della vittima.