Secondo la difesa sarebbe affetto da una forma di ludopatia e dunque la sua capacità di intendere e volere potrebbe essere compromessa. I fatti riguardano un maresciallo dei Carabinieri in servizio, nel 2014, alla Compagnia di Cammarata ed accusato di peculato poiché si sarebbe appropriato dei soldi della cauzione di un automobilista.
L’uomo sarebbe stato in cura per dipendenza da gioco d’azzardo ma – secondo il responsabile del SERT di Ribera che è stato citato dal difensore dell’imputato – non avrebbe seguito tutte le visite previste. Il maresciallo è altresì imputato di falso e occultamento di atti. Per l’accusa, l’uomo si sarebbe fatto consegnare circa 600 euro da un automobilista, quale cauzione per procedere alla demolizione dell’auto posta sotto sequestro.
L’ultima udienza si è svolta al Tribunale di Agrigento davanti il collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino.