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Cammarata, chieste dimissioni del Sindaco Giambrone? La replica della maggioranza

“Una maldestra spedizione punitiva per tentare di “castigare”, inutilmente, il Sindaco Giambrone”.

Il Consigliere di maggioranza del Comune di Cammarata, Vincenzo Russotto, sconcertato per la ricostruzione infedele dei dati elettorali e della candidatura del Sindaco Vincenzo Giambrone (in foto), artatamente fatta dai Consiglieri di minoranza, ritiene doveroso precisare.

“In merito alle cose fatte dall’Amministrazione Giambrone, contrariamente a quanto sostenuto dalla minoranza consiliare, si rammenta ad essa che il Sindaco Giambrone, attuando una politica di assoluto rigore ha ottenuto ottimi risultati, scongiurando il dissesto finanziario e rendendo fruibili importanti strutture (Piscina, Auditorium ecc.) che producono introiti alle casse Comunali. Vale la pena ricordare che il Sindaco Giambrone ha ampiamente illustrato, in Consiglio Comunale ed a mezzo stampa, la rilevante mole di lavoro e gli ottimi risultati conseguiti. Per quanto concerne le consultazioni nazionali, ultime scorse, le percentuali reali, artificiosamente falsate dalla suddetta minoranza, sono le seguenti: Forza Italia in Sicilia, per le elezioni al Senato della Repubblica, raggiunge il 20,65%, in Provincia di Agrigento la percentuale si attesta al 18%, mentre nel paese di Cammarata la percentuale spicca il volo raggiungendo il 27,15%. Guardando poi alla Coalizione di centro destra, la percentuale che il Sindaco Giambrone incassa nel Collegio di Agrigento, è pari al 30,04%, riportando 70.079 voti”.

“Tali dati, se raffrontati con quelli “portati a casa” dai vari Gruppi di minoranza, giustificano l’accanimento terapeutico che gli stessi manifestano nel voler, a tutti i costi, anche arrampicandosi sugli specchi, dare addosso ad una Amministrazione che ha operato con trasparenza ed efficienza; sta risanando il Bilancio, praticando una politica di grande rigore finanziario; ha conseguito ottimi risultati in termini gestionali ed amministrativi. Sempre in tema di raffronto, è doveroso rilevare che: nella minoranza consiliare, il gruppo PD, a Cammarata, limita la sua percentuale (tra le più basse in Provincia) al 7,80%, a fronte dell’11,63% riportata nel collegio; Alternativa Popolare, che era rappresentata in seno alla minoranza, subisce la disfatta di “Caporetto” ed è tragicamente scomparsa, con l’aggravante che, nel goffo intento di punire Giambrone, ha votato ufficialmente “5 stelle” al Senato ed alla Camera “Fratelli d’Italia” (alla faccia della coerenza). Ma volendo evitare di soffermarsi troppo sui numeri , corre l’obbligo di dire che “mai” nella storia politica delle Amministrazioni Locali, si è letto di un Sindaco che viene “invitato a dimettersi” perché alle elezioni regionali ha riportato 3.500 voti, consentendo l’elezione di un Deputato ed a quelle Nazionali ha riportato un successo pari a 70.079 voti di preferenze, nonostante in paese, e su questo concordo con la minoranza, sia stata impiantata una battaglia personale condotta, nei confronti del Sindaco Giambrone, da soggetti che, condannati a stare nel silenzio politico, privi dei diritti politici, si dilettano a fare i burattinai tirando le fila che, contro il loro volere, a volte si spezzano”.

“Circa il problema degli immigrati, venuto a galla con la trasmissione televisiva “Dalla parte vostra”, si rammenta alla minoranza consiliare che, nel breve periodo in cui avevano qualche numero in più in Consiglio, hanno deliberato (sempre manovrati da “pupari anonimi”) la soppressione dell’Istituzione Servizi Sociali, Organismo, senza alcun costo per il Comune, che permetteva il monitoraggio puntuale delle istanze sociali insistenti nel territorio. La minoranza consiliare, ancora, omette di dire che l’Amministrazione Giambrone non ha consapevolmente firmato il contratto con la Cooperativa ex OMNIA, per conclamate irregolarità della stessa, chiudendo il rapporto alla data del 31 dicembre 2017. Se poi la Cooperativa, unica responsabile del trasferimento degli immigrati, non ha tempestivamente ottemperato, non può addebitarsi, di certo, responsabilità alcuna al Sindaco Giambrone. Corre, altresì, l’obbligo di invitare la minoranza consiliare a riflettere sui fatti di mafia, che hanno intaccato la loro lista “la Svolta buona”, con cui si sono candidati alle elezioni comunali del maggio 2015. Fatti che hanno indotto un Consigliere Comunale, facente parte della minoranza, a dimettersi. Noi della maggioranza non abbiamo infierito su questo grave fatto, perché fiduciosi nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine a cui va il nostro plauso e ringraziamento. Sarebbe auspicabile, però, che la minoranza consiliare ponesse in essere un atto di responsabilità politica e, come successo in altri Comuni, si dimettesse per eliminare qualsivoglia sospetto di collusione, visto che, in paese, l’opinione dilagante è che i fatti di cronaca di cui sopra, hanno inficiato la loro credibilità”.

“Non ci si può esimere dal pensare che se questo grave fatto avesse visto coinvolto un Consigliere di maggioranza, loro (la minoranza) avrebbero sollevato un putiferio, strumentalizzando a dismisura l’ipotetico evento. Vien da pensare, quindi, che per distrarre l’opinione pubblica, e non solo, la minoranza, con idee fuori da qualsiasi pensiero sano di mente, ha la tracotanza di chiedere le dimissione del Sindaco, nonostante abbia operato bene, con comprovato senso di responsabilità e riscuotendo inconfutabili apprezzamenti dalla gran parte dei cittadini. La maggioranza consiliare, a cui mi pregio di appartenere, ritiene che l’articolo costruito dalla minoranza, abbia le connotazioni di una maldestra “Spedizione punitiva” voluta per “castigare”, inutilmente, il Sindaco Vincenzo Giambrone, per aver tradito la loro pochezza intellettuale con una superiorità politica acclarata”, conclude Russotto.

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