Camera di commercio di Agrigento e Unioncamere uniti con il progetto “Open Knowledge”
Appuntamento ad Agrigento mercoledì 15 dicembre alle ore 10,00 con OPEN KNOWLEDGE, iniziativa per creare condizioni, coinvolgimento e prassi consolidate che rispondono ai principi di trasparenza, collaborazione e partecipazione, quali elementi imprescindibili dello sviluppo, sul tema delle aziende confiscate.
È l’obiettivo del progetto OPEN KNOWLEDGE – Animazione e formazione per creare valore sociale, economico e civico per il territorio attraverso la conoscenza e l’utilizzo degli open data sulle aziende confiscate, ammesso a finanziamento nel quadro del PON Legalità2014-2020.
Il progetto si inserisce nel percorso di miglioramento delle competenze della Pubblica Amministrazione nel contrasto alla criminalità organizzata, mediante l’utilizzo delle tecnologie digitali e l’informazione open da esse veicolate. Informazione necessaria per la formulazione di schemi interpretativi sui fenomeni illegali e schemi predittivi sui fattori che consentono un efficace reinserimento e valorizzazione delle aziende confiscate nell’economia legale.
OPEN KNOWLEDGE coinvolgerà un team di esperti di Unioncamere, delle agenzie del sistema camerale (Centro studi Tagliacarne e Sicamera) e delle 22 Camere di Commercio di Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia.
“Mediante attività di sensibilizzazione e approfondimento, il progetto OK – Open Knowledge risponde all’esigenza di maggiore e più capillare conoscenza delle informazioni e dei dati disponibili su una importante elemento attraverso la quale leggere il livello di infiltrazione mafiosa nell’economia: le aziende confiscate”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Dati che ora, grazie all’interconnessione tra le banche dati dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e quelli delle Camere di commercio consentono di aprire una visuale anche sulle caratteristiche delle aziende. E questo faciliterà l’azione di recupero e valorizzazione di realtà economiche sottratte alla criminalità e la loro piena reimmissione sul mercato legale”.
Il progetto intende inoltre rendere ‘utili’ e ‘utilizzabili’ i dati una volta che essi sono stati fatti conoscere. Per raggiungere questo scopo saranno sviluppate azioni di animazione e formazione volte non solo all’illustrazione tecnica delle modalità di utilizzo dei dati e di navigazione del Portale “Open Data aziende confiscate”, ma anche finalizzati ad individuare e ad approfondire strumenti interpretativi di vario livello che consentano di comprendere appieno e utilizzare i dati per le attività di controllo, monitoraggio o valorizzazione delle aziende confiscate.
“Abbiamo aderito subito a questa interessante iniziativa – sottolinea il Commissario Straordinario della Camera di commercio di Agrigento Giuseppe Termine – per i risvolti sociali ed economici che sono insiti nel progetto. Si tratta di un’importante azione di sensibilizzazione del territorio nel contrasto alle attività della criminalità organizzata in perfetta coerenza con l’impegno che l’Ente camerale ha sempre portato avanti a difesa della leale concorrenza nel cui alveo debbono operare le aziende che rispettano le regole e camminano nel rispetto della legalità”.
Nel territorio della Camera di commercio di Agrigento attualmente si contano 61 aziende ancora in stato di confisca, in attesa di un nuovo utilizzo che presuppone un ciclo di vita diverso, meritocratico e fondamentale per l’economia e la società civile.