Cambiano designato assessore “pentastellato”: “Sarò il sindaco di tutti i sindaci. Li riceverò con frequenza e senza bisogno di accompagnatori”
È l’ex sindaco di Licata Angelo Cambiano il terzo assessore designato dell’eventuale giunta 5 Stelle di Cancelleri. Cambiano è stato scelto per il delicato ruolo di guida degli Enti locali e sarà a fianco dei sindaci, il cui lavoro conosce bene per averlo fatto, tra mille difficoltà, fino a qualche settimana fa.
“Sarò il sindaco di tutti i sindaci – ha detto – e con loro interloquirò periodicamente e stabilmente, perché nulla c’è di peggio che la difficoltà col rapportarsi con la Regione, cosa che ho sperimentato personalmente nel corso del mio mandato a Licata. Istituirò tre giorni di ricevimento al mese per i sindaci, per tutti i sindaci. Non ci saranno corsie preferenziali, né bisogno di accompagnatori per arrivare a me”.
“Non sono un eroe – ha sottolineato – come mi ha definito il ministro Delrio – . Sono solo una persona normale che cerca di fare bene il suo lavoro”.
Cambiano è stato presentato oggi ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa tenuta all’Ars, alla quale hanno presenziato il candidato presidente delle Regione per il M5S, Giancarlo Cancelleri e il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.
L’idea del “sindaco dei sindaci” era venuta a Cancelleri dopo che il primo cittadino d Licata era stato sfiduciato.
“Lo avevo incontrato – ha detto Cancelleri – un anno fa. Poi, quando con Luigi Di Maio abbiamo letto della sfiducia, abbiamo pensato di andare a trovarlo. La notevole sicurezza che mi ha trasmesso mi ha acceso una lampadina: perché non sceglierlo per gli Enti locali, farne il sindaco dei sindaci? Chi, meglio di un sindaco, può dirci quali sono le loro necessità?”.
“Con Cambiano – ha continuato – abbiamo fatto un passo avanti, dopo la Argentati e Trizzino arriva lui. È una squadra sempre più forte e ricca di competenze”.
Dopo aver ringraziato Cancelleri e Di Maio per la fiducia accordatagli Cambiano ha tratteggiato alcune delle direttive della sua eventuale azione di governo, come la creazione di una cabina di regia di supporto agli Enti locali, dotata delle forze professionali migliori, giovani e competenti, con l’obiettivo di assistere tutti i Comuni durante l’intera procedura di accesso ai Fondi Ue.
Cambiano punta anche all’aumento della dotazione del fondo di rotazione per la progettazione, che oggi si limita a soli 10 milioni per 390 Comuni.
“Gli Enti locali siciliani – ha detto – avrebbero potuto trarre enormi vantaggi dai fondi diretti e indiretti della programmazione 2007-2013. Eppure sono stati miseramente abbandonati al loro destino. Hanno problemi di risorse finanziarie e umane che non gli consentono di partecipare in modo adeguato alla spesa dei fondi UE, sia in termini di conoscenza delle opportunità di finanziamento che di capacità di progettazione e gestione dei progetti”.
Per l’ex sindaco di Licata si deve lavorare anche in direzione di assicurare certezza ai trasferimenti delle risorse economiche ai Comuni, in maniera da permettergli una differente pianificazione e la possibilità di adottare nei primi mesi dell’anno i bilanci.
Nel suo discorso hanno trovato grande spazio anche i precari, “di cui la politica si ricorda solo in campagna elettorale e senza i quali i Comuni non riuscirebbero a garantire i servizi essenziali alla comunità”.
Per loro, secondo Cambiano, si deve assicuirare una seria interlocuzione con lo Stato, volta alla loro stabilizzazione.
Infine un messaggio rivolto ai dipendenti regionali, definiti una risorsa e che devono essere messi nelle condizioni di fare al meglio quello che sanno fare, rispolverando al massimo il concetto di meritocrazia.
Per Luigi Di Maio, che ha parlato per ultimo, il Movimento 5 Stelle sta presentando la squadra al completo prima delle elezioni, “perché non abbiamo bisogno di fare conta dei voti per decidere, scegliamo per competenze. E’ un modo di concepire la politica in modo completamente diverso da come è stata ed è concepita da tutti gli altri. Se non si hanno le mani libere, questa terra non cambierà mai”.
“Gli Enti locali – ha continuato Di Maio – sono stati utilizzati come bancomat nelle ultime legislature, con tagli ai fondi che hanno fermato tutto, bisogna dire basta a questa macelleria”.
Infine un appello ai sindaci: “Lavoriamo insieme alla prossima legge di Bilancio, aiutateci, per rimettere in moto i servizi alla persona”.