Secondo l’accusa, Grado e Coiro avrebbero fatto lievitare la buonuscita di Grado, riuscendo ad ottenere circa 800 mila euro, approfittando della loro carica dirigenziale.
L’udienza ora riprenderà il prossimo 29 giugno per le arringhe difensive; dopo sarà emessa la sentenza da parte del giudice Gianfranca Claudia Infantino.