Brucia il centro d’accoglienza a Lampedusa: 4 tunisini i probabili responsabili
Sarà stato il “clima caldo” che si respirava in questi giorni al Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa, a far accendere la miccia, nel vero senso della parola, che ha portato alla distruzione di un padiglione del centro stesso.
Non è la prima volta che la struttura viene presa di mira da immigrati in protesta. Questa volta, a far divampare l’incendio, si sospetta sia stato un gruppo di tunisini cui è arrivato all’orecchio la notizia di un loro rimpatrio forzato.
Sarebbe stato questo il motivo che avrebbe portato gli extracomunitari ad appiccare il fuoco e far divorare dalle fiamme il padiglione di una struttura che ha accolto loro e tanti disperati restituiti alla terra dal mare.
Che ci fosse “mare mosso”, lo si era evinto già da giorni, visto che diversi migranti si erano rifiutati di dare le proprie generalità e le impronte digitali utili per il riconoscimento.
Le indagini sui reali responsabili piromani, sono in corso, intanto continuano gli sbarchi di migranti sulle diverse cale di un’isola che accoglie ma che spesso non riceve rispetto.
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