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Blitz antimafia a Palermo, 7 arresti: Lo Piccolo e Greco pronti a riformare la cupola

Sono ancora una volta i Lo Piccolo al centro della cronache dei blitz antimafia a Palermo. E sono, ancora una volta, proprio loro a cercare di rimettere in piedi la cupola mafiosa nel capoluogo siciliano dopo che le recenti operazioni antimafia hanno assestato colpi molto duri alla “vecchia guardia” che provava a ricompattarsi dopo la morte di Totò Riina.

Se Salvatore, il padre, e Sandro, il figlio, Lo Piccolo sono in galera dal 2007 a seguito di un blitz che ha fermato sul nascere la loro scalata, adesso tocca all’altro figlio Calogero finire nel mirino degli inquirenti. Per la verità, Calogero Lo Piccolo negli anni passati è già stato in galera per associazione mafiosa.

La famiglia Lo Piccolo comanda il mandamento di San Lorenzo e, da questo quartiere alla periferia di Palermo, voleva nuovamente provare a prendere il vertice cittadino e provinciale. Assieme a lui un altro nome noto della mafia palermitana, ossia Leandro Greco. Si tratta del nipote di Michele Greco, storico boss della vecchia cupola tra gli anni ’70 ed ’80.

I due, 46 anni il primo e 28 il secondo, erano pronti a scalare i vertici di cosa nostra. Il blitz dei Carabinieri, che ha fermato in totale sette persone, stoppa sul nascere questo tentativo. E adesso sono in corso ulteriori accertamenti per fare ulteriore terreno bruciato attorno ai nuovi nomi ed ai nuovi volti della mafia palermitana.

Infoagrigento.it

fonte foto LiveSicilia.it

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