“Rileggo ciò che rimane del mio estratto conto, perennemente in “rosso” e mi rendo conto di non riuscire ad interpretare alcune note del tipo: gestione del mismatching, focus dell’attività bancaria- modus operandi-surplus monetario-ex-ante.
Il direttore della banca mi spiega: Rispetto al passato, gli assetti del sistema finanziario si presentano quindi più articolati: confini regolamentari sempre meno distinti, regole competitive più complesse ed incisive, classi di intermediari differenziate per specializzazione strategica e non più per imposizione regolamentare”. Tali mutamenti del quadro istituzionale e normativo hanno comportato, profonde modificazioni per le gestioni bancarie. Queste ultime, che da sempre manifestano rilevanti peculiarità, si sono arricchite di nuove funzioni, tant’è che il loro modus operandi è il risultato di una molteplicità di interventi che permette l’inserimento in segmenti di mercato differenziati. I significativi cambiamenti prodotti dal processo di ammodernamento in atto non hanno comunque eliminato le peculiari funzioni delle banche, da queste svolta all’interno del sistema finanziario mediante modelli istituzionali, organizzativi”. Un fiume in piena.
Lo interrompo per chiedergli: “Mi scusi, ma la funzione economico-sociale di una banca”?
“Le banche, non dovrebbero stimolare il risparmio e il suo indirizzamento verso forme di investimento, non dovrebbero favorire lo sviluppo economico”. Inoltre: investendo in titoli pubblici non dovrebbero finanziarie la spesa pubblica? Ed ancora: “Che fine ha fatto la Funzione creditizia?”. Le banche dovrebbero svolgere una funzione di intermediazione nel settore del credito tra coloro che offrono capitali e coloro che li chiedono in prestito? Dovrebbero concedere credito sistematicamente. Noto improvvisamente un forzato e serrato sorriso, ed una improvvisa riunione. Comprendo il suo fastidio, esco.
Su una parete della banca, incorniciata con alluminio dorato, pregiato, un viso sorridente ed una frase del direttore generale dell’associazione bancaria Italiana: “Le banche continueranno ad assicurare il loro sostegno anche in un contesto di perdurante difficoltà, nonostante la crisi, le banche sono sempre vicine alla comunità”.
Certo, ci vuole una bella faccia tosta. Mi sovviene una frase di Bob Hope, attore inglese: “La Banca è un posto dove ti prestano denaro se potete dimostrare di non averne bisogno”.
Aldo Mucci