La notizia è stato riportata dal quotidiano “La Sicilia”. Il giovane è stato condannato dopo essere stato intercettato grazie ad alcuni testimoni che ricordarono il numero di targa dell’auto. Le successive indagini permisero alle Forze dell’ordine di accertare che la rete del cellulare dell’indagato era agganciata con le celle telefoniche della zona di Caltabellotta.
Il giovane avrebbe avuto un complice, un minorenne, che è stato assolto.