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Autonomie locali, dalla Regione venti milioni per le ex Province

Palazzo della Provincia Agrigento

Venti milioni in arrivo per le ex Province dell’Isola. La Regione Siciliana, tramite l’assessorato alle Autonomie locali, guidato da Marco Zambuto, si appresta a trasferire la seconda annualità delle risorse frutto dell’accordo stipulato, nel dicembre del 2018, con lo Stato. Un’intesa che prevede, tra l’altro, un contributo complessivo di 540 milioni di euro in sette anni da destinare alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi comunali per la manutenzione straordinaria di strade e scuole.

A queste risorse si aggiungono gli oltre duecento milioni di euro impegnati dal governo Musumeci per far fronte alle più impellenti esigenze della viabilità provinciale. «Da due anni -ricorda il presidente della Regione – chiediamo ai governi di Roma di nominare un commissario tecnico che si sostituisca in Sicilia alle ex Province nella manutenzione della viabilità secondaria, dopo la promessa del ministro Toninelli. Da allora solo un vergognoso, imbarazzante silenzio. Sapremo ricordarcene».

Le somme (20 milioni di euro all’anno per il 2019 e 2020 e 100 milioni per gli altri 5 anni, fino al 2025) sono ripartite proporzionalmente alla lunghezza delle strade e al numero delle classi scolastiche per provincia.

«Gli uffici del dipartimento regionale delle Autonomie locali diretti da Margherita Rizza – aggiunge l’assessore Zambuto – sono già al lavoro per l’istruttoria relativa alle risorse del 2021».

Questa la suddivisione dei venti milioni di euro tra i vari enti. Città metropolitane: Palermo, 4,3 milioni di euro; Catania, 4 milioni di euro; Messina, 3,3 milioni di euro. Liberi consorzi comunali: Agrigento, 2 milioni di euro; Caltanissetta, 1,5 milioni di euro; Enna, 1,2 milioni di euro; Ragusa, 1,3 milioni di euro; Trapani, 1,9 milioni di euro. Dei complessivi 19,5 milioni di euro, 11 sono destinati a interventi nelle scuole e 8,4 alle strade. L’ex Provincia di Siracusa ha già ottenuto la propria quota anticipatamente, infatti la prima annualità era stata interamente versata al Libero consorzio comunale aretuseo, come da intesa raggiunta nella Conferenza Regione-Autonomie locali.

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