“Duole dover constatare come il Covid-19 stia entrando sempre più dentro le scuole siciliane. Mi ero già espresso, d’intesa anche con altri colleghi onorevoli, al fine di sollecitare il prolungamento delle attività di DAD, rivolgendomi direttamente all’assessore Lagalla, il quale ad oggi pare essere di tutt’altro avviso”.
Sono le parole dell’On. Carmelo Pullara Presidente e segretario politico organizzativo di “ONDA-Movimento Popolare Regionalista”.
“Delle due una – continua il deputato – o si assicurano alle famiglie e agli studenti stessi la fruibilità degli istituti in tutta sicurezza, oppure si conclude questo anno scolastico con la didattica a distanza, ormai entrata nel quotidiano di docenti e discenti, purtroppo. Non possiamo però pensare – conclude l’onorevole – di mettere ulteriormente a rischio la salute anche dei più giovani e a repentaglio il tessuto economico proprio ora che si sta intravedendo la tanto agognata “apertura”, in vista dei mesi estivi. Non rendiamo vano il sacrificio collettivo protratto per tutto questo anno scolastico con un “liberi tutti” poco utile proprio alla fine dell’anno scolastico”.
“Onda ha preso una posizione chiara sul tema scuola – inizia Riccardo Maiorca, Commissario Giovanile Regionale di Onda – e si è già espressa anche tramite i suoi Direttivi provinciali, auspicando la suddivisione in fasce applicando la DAD per gli studenti degli istituti superiori e le lezioni in presenza per i più piccoli, sia per esigenze di sviluppo e socialità dei minori quanto per non gravare sulle famiglie. Tutto questo però è vincolato ad una condizione necessaria – continua Maiorca – che cioè gli spostamenti casa-scuola e le condizioni di permanenza presso gli istituti siano sicuri. Leggendo i dati, questo pare non esserci stato, serve quindi, per il bene collettivo, una nuova stretta o dal punto di vista della circolazione dei studenti o sul fronte delle misure di prevenzione adottate a tutti i livelli. Non possiamo permetterci ulteriori contagi, soprattutto ora – conclude – che nuove varianti stanno entrando nel nostro Paese e la campagna vaccinale è ancora lontana dal dirsi conclusa”.