per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e rapina, con la presunta aggravante dell’ubriachezza abituale. Reati per i quali Pubblico Ministero aveva chiesto una pesante condanna ad un anno di reclusione.
Il giudice ha accolto la tesi difensiva dei due legali di fiducia dell’imputato, l’avvocato Daniele Re e l’avvocato Marco Padùla, i quali sono riusciti a dimostrare che, nel corso della fase dibattimentale, non è stata provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la penale responsabilità del soggetto già noto alle forze dell’ordine.