Molto apprezzato l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, Achille Furioso, durante l’assemblea dei presidenti dei Consigli degli Ordini provinciali di tutta Italia, svoltasi sabato 24 luglio 2021 in una sala conferenze nelle vicinanze di Piazza di Spagna a Roma.
Presenti oltre 200 ingegneri provenienti da ogni parte della Penisola.
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione all’Assemblea di una ventina di neo presidenti territoriali eletti nei giorni scorsi, tra cui l’agrigentino Achille Furioso, il trapanese Giovanni Indelicato e Leo De Santis di Teramo, il Consigliere Tesoriere, Michele Lapenna, ha relazionato dettagliatamente sul bilancio del CNI. Quindi è stata la volta del Presidente nazionale Armando Zambrano che ha presentato la sua relazione sull’intensa attività svolta nell’ultimo difficile periodo caratterizzato dall’impossibilità di vedersi in presenza.
Zambrano ha sintetizzato l’impegno profuso dal Consiglio Nazionale su vari temi, tra cui:
Superbonus, proposta di legge per rendere abilitanti i corsi di laurea in ingegneria, coordinamento della rete professioni tecniche, STN, collaborazioni istituzionali attivate con vari ministeri, prossimo rinnovo del Consiglio Nazionale e altro ancora. Sono seguiti gli interventi del vicepresidente nazionale vicario, Gianni Massa, che ha rapidamente presentato il prezioso lavoro svolto dal neo Dipartimento C3I ( Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione) e quello del Consigliere Nazionale, Roberto Orvieto, che ha spiegato quali adempimenti dovranno compiere i Presidenti provinciali per adeguarsi agli obblighi dettati dalla transizione digitale imposta dal Governo.
Concluse le relazioni istituzionali ha chiesto di prendere la parola il presidente dell’Ordine di Catanzaro, Gery Cuffaro che ha manifestato la gioia di rivedersi finalmente in presenza. Subito dopo è stata la volta dell’agrigentino Achille Furioso che ha, innanzitutto, dato atto al Presidente Zambrano della chiarezza dell’esposizione dei contenuti della sua relazione, apprezzando specialmente il disegno di legge che consentirà agli Ordini di partecipare attivamente alla fase finale degli studi universitari dei futuri ingegneri. Infatti, Furioso ha tenuto a sottolineare che quella sarà un’occasione ghiotta per avvicinare moltissimi laureati in ingegneria agli Ordini e farli iscrivere nei vari Albi provinciali.
Furioso ha, però, aggiunto che, considerato il continuo allontanamento degli ingegneri dagli ordini, bisogna compiere un ulteriore sforzo per coinvolgere già da subito altri settori professionali, oltre quello tradizionale dell’ingegneria civile, ed ha citato, per esempio, gli ingegneri informatici ed i biomedici. Gli ingegneri informatici giustamente lamentano che, dopo il DPR 328/2001, le PP.AA. non avrebbero potuto più inquadrare nei loro organici funzionari che praticamente svolgono le mansioni proprie dell’ingegnere dell’informazione senza però che abbiano conseguito la laurea e soprattutto senza avere le competenze professionali degli ingegneri. Sul Superbonus Furioso ha invitato il Direttivo nazionale a svolgere un ruolo più incisivo, anche attraverso il coordinamento della Rete delle Professioni Tecniche, nei vari tavoli tecnici con il Governo e con gli altri Soggetti istituzionali presenti (ENEA, AGENZIA ENTRATE,…). Furioso ha dichiarato: “non possiamo più permettere che alti funzionari pubblici intervengano a gamba tesa con numerose e spesso contraddittorie circolari interpretative che, cercando di colmare i vuoti lasciati dalle norme, peraltro in continua evoluzione, complicano il complesso quadro normativo in cui i liberi professionisti cercano di barcamenarsi. Bisogna avere maggiori certezze e soprattutto un orizzonte temporale pluriennale adeguato a consentire ai professionisti di ristrutturare quanti più immobili possibili. Il Superbonus ha fatto ripartire l’edilizia ed il Consiglio Nazionale degli Ingegneri deve essere più incisivo nel pretendere lo snellimento delle procedure burocratiche!”
Inoltre, Furioso ha suggerito ai propri colleghi di parlare un linguaggio più vicino all’uomo della strada utilizzando anche i moderni mezzi di comunicazione, ivi inclusi i social.
In merito alle prossime elezioni nazionali, il neo presidente Furioso ha suggerito ai futuri candidati di cominciare a parlare di programmi e non di poltrone. Con un pizzico di orgoglio ha ricordato che il consiglio dell’Ordine di Agrigento ha dato un chiaro segnale di apertura al mondo delle donne e dei giovani, avendo già designato per il quadriennio 2021-2025 come Consigliere Segretario la più giovane collega eletta.
Furioso ha concluso manifestando l’emozione e l’orgoglio di potere partecipare all’Assise nazionale di una delle più importanti classi dirigenti nazionali ed internazionali che sta contribuendo attivamente ad uscire dalla crisi pandemica e che dovrà essere protagonista indiscussa della gestione dei fondi del PNRR. Per far ciò è indispensabile invertire il paradigma (o luogo comune che dir si voglia) che ha spesso immaginato contrapposti i professionisti puri ai dipendenti pubblici. Proprio grazie ad una rinnovata e stretta sinergia tra pubblica amministrazione e liberi professionisti sarà possibile far ripartire l’Italia e l’Europa, utilizzando gli ingenti fondi stanziati con il PNRR. Per questo non servono concorsi pubblici inadeguati come quello di recente bandito dal Dicastero retto da Brunetta che è stato un flop. Servono molti più tecnici, esperti in progettazione, giovani professionisti preparati che supportino le PP.AA. nella redazione di progettualità esecutiva in grado di intercettare i fondi europei, “cantierare” quanti più lavori possibili, specialmente al SUD, laddove il mancato turnover ha messo in ginocchio gli Enti Locali.
Un lungo applauso dei presenti ha accompagnato Furioso nella sua poltrona in platea. Dopo un altro dettagliato intervento sul Superbonus da parte dell’illustre collega Zorzato, rappresentante dell’Ordine di Padova, ha replicato il Presidente nazionale Zambrano che ha apprezzato le osservazioni ed i suggerimenti del neo presidente Furioso, auspicando una nuova assemblea dei presidenti da svolgere a settembre.