Asp di Agrigento sempre più in carenza di personale, la Cisl Fp chiede con urgenza alla Regione di predisporre l’approvazione della dotazione organica per consentire l’avvio dei processi di reclutamento e all’Azienda sanitaria di fare ripartire la contrattazione decentrata.
Tutto è contenuto in una lettera inviata alla direzione aziendale e all’Assessorato regionale alla Salute e firmata dal segretario provinciale della Cisl Fp Salvatore Parello e dal segretario aziendale Alessandro Farruggia.
“Sono passati ormai 2 anni e mezzo dall’accordo sulla mobilità aziendale e sulle progressioni orizzontali – scrivono – e oltre un anno dall’inizio della pandemia, ed ancora nulla si muove per le indennità, premialità e salario accessorio atteso da quel personale dipendente, sanitario e non, che con tanto spirito di sacrificio non si è mai sottratto nell’affrontare le emergenze che nel tempo si sono susseguite; lavoratori di un’Azienda Sanitaria che ad oggi, nonostante le molteplici sollecitazioni poste dalla scrivente, non ha ancora fatto nulla, ma solo promesse e rinvii”.
Il sindacato denuncia quella che è a proprio parere “una certa indifferenza verso il giusto riconoscimento per i dipendenti da parte di chi ha il dovere di predisporre gli atti aziendali che consentano il pagamento di quanto spettante ai lavoratori”.
Ad oggi, evidenziano Parello e Farruggia, “nessuna seria discussione sulla contrattazione decentrata ancora è stata posta in essere. Siamo ancora all’anno zero”.
Nonostante la situazione pandemica, quindi, vi sarebbe una “inaccettabile lentezza e superficialità di chi ha la responsabilità di dar seguito a quanto dovuto e previsto. Siamo in attesa che siano approvate dall’assessorato le nuove dotazioni organiche ed in questa sede torniamo a ribadire quanto già rappresentato in occasione del veloce confronto con l’azienda avviato su tale aspetto nel corso del mese di aprile. In quella sede – aggiungono – abbiamo fornito un report, da noi predisposto grazie ad una serie di colloqui con i preposti ed all’analisi delle attività aziendali nel quale, per mezzo dei dati raccolti, abbiamo evidenziato la carenza di tante altre figure presenti in altre Asp”.
Per Parello e Farruggia, quindi, non “possono esserci più alibi di fronte ad una situazione grave come quella che da mesi continuiamo a denunciare in una delle Asp più grandi di tutto il territorio siciliano che, è bene ricordare, abbraccia ben 5 presidi ospedalieri tutti con gravi problemi riguardanti la razionale allocazione delle risorse assegnate. Oggi – proseguono – continuiamo a ricevere lamentele da parte dei dipendenti rispetto a continue disposizioni di servizio con le quali si tenta di sopperire le carenze delle varie unità operative nelle quali a causa delle gravi criticità si rischia il mancato rispetto dei livelli assistenziali. In molti casi il personale ci riferisce che per poter godere delle ferie estive sono stati predisposti turni massacranti, a volte compromettendo i riposi, e ciò, con grave compromissione della sicurezza e l’integrità psicofisica del dipendente nel posto di lavoro”.
La situazione, per il sindacato, deriva non solo dal fatto che si sono registrati numerosi pensionamenti, ma anche dal problema che ci si trova davanti a dotazioni organiche ormai vecchie rispetto al numero di servizi e prestazioni previste.