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Arresto capo di Gabinetto del Comune, il sindaco Miccichè: “Fiducia nell’operato della magistratura”

“Esprimo incondizionata, e senza riserve, fiducia nel lavoro della magistratura, che, indubbiamente, eserciterà il proprio corso investigativo secondo legge. Allo stesso tempo auspico che il dottor Gaetano Di Giovanni dimostri la correttezza del proprio operato”.
Così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, interviene a seguito della notifica di una misura di custodia cautelare a carico del dirigente comunale, Gaetano Di Giovanni.

Alle parole del Sindaco Miccichè, replica il segretario del circolo agrigentino del Pd, Nino Cuffaro che afferma: “Lei non può affrontare questa vicenda pronunciando parole di rito. E’ suo preciso dovere dare alla città risposte puntuali. Visto che sembra non capire, le diamo un aiuto formulando noi le domande e aspettando da lei dichiarazioni più ampie e circostanziate su questa vicenda ignobile che riguarda la condizione delle persone più fragili. 1) perché ha nominato capo staff un condannato in appello per danno erariale e indagato nell’inchiesta sulla gestione del distretto socio sanitario di Agrigento? 2) dopo l’indagine della magistratura, partita già nel 2020, ha promosso ispezioni amministrative per verificare il funzionamento del distretto socio sanitario? 3)la nomina del Di Giovanni è una sua scelta, oppure è frutto di indicazioni di politici del suo entourage? 4) quali provvedimenti pensa di mettere in atto per verificare l’attuate gestione del distretto socio sanitario? 5) pensa di apportare dei correttivi per evitare che si ripetano in futuro fatti come quelli evidenziati dall’inchiesta penale? 6) se la sua amministrazione è estranea ai traffici di cui è accusato il Di Giovanni, perché lei stesso non chiede alla regione una ispezione accurata, per verificare la corretta gestione del distretto socio-sanitario, in modo da fugare ogni sospetto malevolo? 7) pensa di dover chiedere scusa alla città per le scelte operate in merito alla direzione del distretto socio sanitario? Sindaco, non può sempre nascondersi, informi la città, convochi una conferenza stampa e chiarisca la posizione di Gaetano Di Giovanni in seno alla sua amministrazione. Diversamente saremo autorizzati a pensare il peggio”.

Anche il deputato nazione del M5S, Ida Carmina commenta l’inchiesta portata a termine dai carabinieri su un presunto giro di corruzione in concorso e tangenti, perpetrata a danni dei disabili gravi che ha indignato il popolo siciliano: “La Sicilia come zona franca e in mano a burocrati e a cooperative sociali che sistematicamente agivano con atti corruttivi e si facevano gioco delle pubbliche amministrazioni nell’ affidamento dei servizi di cura e assistenza per i disabili gravi, fatti inqualificabili da condannare senza se e senza ma. Ringrazio per il lavoro brillante gli organi giudiziari per aver fermato una macchina delittuosa. Rispetto ad accadimenti che “squassano “la nostra Penisola da Nord a Sud, in questi giorni, la politica non può girarsi dall’altra parte, rimanere indifferente, come assuefatta ad un sistema marcio, come se si fosse davanti a piccoli reati bagatellari, ma deve dare voce ad una questione etica che appare irrisolta, nonostante i proclami di rispetto della legalità. Insisterò che sia fatta piena luce sugli accadimenti e sui coinvolgimenti al fine di garantire i cittadini onesti della nostra isola che non si piegano a logiche di clientele e di corruzione e reclamano diritti, non chiedono favori. Dalle prime notizie, dopo i fatti incresciosi di qualche giorno fa con la compravendita di voti a Palermo con l’arresto di un ex consigliere comunale dei Fratelli d’Italia, quest’ altra vicenda apre un quadro desolante per i soggetti coinvolti come accusati e come persone offese in un settore quale i servizi sociali nei comuni a cui sono affidati gli anziani, i soggetti più fragili come i disabili gravi. Un quadro di sistemi opachi e perversi che condizionano negativamente il mondo del sociale e la burocrazia. Purtroppo non è la prima volta che il Comune di Agrigento, finisce sotto i riflettori, vedi le condanne sul caso Suv e i centri estivi, e gli agrigentini onesti non meritano questo danno all’immagine di una Città che vanta il titolo di “Agrigento Capitale della Cultura 2025”. L’arresto del Dirigente e Capo di Gabinetto Gaetano Di Giovanni merita un approfondimento politico perché ferme restando tutte le garanzie per l’indagato, l’Amministrazione deve dare parole di trasparenza e di chiarezza. Un ringraziamento in particolare alla Procura di Palermo e ai Carabinieri che hanno smascherato un sistema delittuoso con gravi accuse a carico di indagati ed arrestati: associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e peculato”.