L’uomo, dopo essersi liberato del braccialetto elettronico di cui era munito in quanto sottoposto al regime custodiale degli arresti domiciliari, si allontanava dalla propria abitazione ed intorno alle ore 00.45, veniva sorpreso da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” in c.da “Mosella” di questo centro.
Dopo le formalità di rito, l’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva ricondotto presso la propria abitazione ed ivi posto nuovamente agli arresti domiciliari.
Nel corso della stessa giornata, in Porto Empedocle, personale del Commissariato di P.S., in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, in pari data, dal Tribunale di Agrigento, traeva in arresto l’empedoclino Ivan Nuara (in foto), classe 1976, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni in danno dell’anziana madre.
Lo stesso, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Agrigento poiché resosi responsabile di ripetute violazioni della cennata misura, subiva l’ulteriore inasprimento della stessa. Il provvedimento cautelare scaturiva dalle segnalazioni effettuate dal Commissariato di P.S. di Porto Empedocle che riscontrava le reiterate violazioni delle prescrizioni imposte ad Ivan Nuara con le precedenti misure cautelari. Infatti, il 14 ottobre dello scorso anno l’uomo veniva sottoposto agli arresti domiciliari; quindi, la citata misura veniva sostituita con quella più gravosa del divieto di avvicinamento alla persona offesa disposta il 22 aprile u.s. e, da ultimo, ulteriormente aggravata l’01 dicembre u.s. con il divieto di dimora in questa provincia, a causa dei gravi atti di violenza commessi dallo stesso nei confronti della madre.