Circa 70 reperti archeologici oltre al ritrovamento di 12 armi da fuoco e 26 armi bianche con 1800 munizioni detenute senza alcuna autorizzazione.
E’ con questa accusa che un cinquantenne è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Sciacca e dai militari della Guardia di Finanza dopo il ritrovamento effettuato nelle residenze di Sciacca e Contessa Entellina. L’uomo avrebbe detenuto le armi oltre alle 180 già regolarmente denunciate.
Su disposizione del pm del tribunale di Termini Imerese l’uomo, dapprima, è stato posto ai domiciliari e poi, su disposizione del gip – a seguito della convalida dell’arresto – applicato l’obbligo di dimora a Sciacca.
Un vero e proprio collezionista che aveva deciso di non dichiarare e censire i reperti e le armi detenute insieme a quelle già registrate. Alcune delle armi ritrovate sarebbero risultate con matricola abrasa.
A illustrare i dettagli dell’operazione – nel corso di una conferenza stampa – il vice questore Salvatore Siragusa e il capitano Giorgio Iozzia, al vertice della compagnia della Guardia di Finanza di Sciacca.
I controlli sono stati effettuati durante i normali servizi eseguiti nei confronti dei detentori di armi.