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Aragona: il tema delle Architetture “tralasciate” approda a Roma al “PLANIMETRICA NEXT Dell’incompiuto

Si è parlato anche della riqualificazione e fruizione dell’Auditorium di Aragona, al convegno “PLANIMETRICA NEXT Dell’incompiuto”, che si è svolto lo scorso 1 luglio, alla Casa dell’Architettura, di Piazza Manfredo Fanti, a Roma.
L’evento, organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia, ha registrato, infatti, in collegamento da remoto dall’Auditorium di Aragona, la partecipazione di Andrea Masu, del Collettivo Alterazioni Video.
Il noto architetto è intervenuto sul tema: “Incompiuto siciliano – la nascita di uno stile”.
Prendendo spunto dall’incompiuto Parco Archeologico di Giarre, Masu ha indagato il fenomeno delle opere pubbliche incompiute in Sicilia e in Italia attraverso una prospettiva estetica, rintracciando e ricostruendo gli elementi di uno stile unitario: lo stile dell’Incompiuto come vero e proprio stile architettonico.

L’Auditorium prima dell’intervento di bonifica

L’Auditorium come si presenta oggi 

Esterno dopo intervento di decoro urbano

Per l’occasione l’architetto Masu ha anche acceso i riflettori sull’auditorium di Aragona, uno scheletro in calcestruzzo armato, incompiuto e abbandonato. Una delle oltre 700 opere pubbliche incompiute in Italia, di cui quasi un terzo in Sicilia.
La struttura, ricordiamo, è stata oggetto di una primo intervento di riqualificazione, che è stato presentato nel corso dell’evento “Darrelocu”, svoltosi lo scorso 21 giugno proprio davanti all’Auditorium. La manifestazione si è inserita nel grande evento diffuso organizzato da Farm Cultural Park tra Catania, Favara, Gela e Palermo dal titolo: “Abbiamo Tutto Manca il Resto”, prima edizione della quadriennale transdisciplinare diffusa dedicata alla Sicilia.
L’attivazione parziale dell’edificio, supportata dall’amministrazione e formalizzata attraverso un patto di collaborazione sottoscritto tra il Comune di Aragona e un gruppo multidisciplinare costituito da: Farm Cultural Park, Alterazioni Video, Analogique e Fosbury Architecture, ha costituito la messa a punto di anni di ricerca sul campo dedicati al fenomeno delle opere incompiute, al patrimonio abbandonato e riuso.
Il processo, grazie all’intuizione del gruppo Schiffarati ( gruppo locale che si prefigge di valorizzare il territorio e di sensibilizzare la società civile sui temi del decoro urbano), è stato avviato nel mese di maggio 2024 ed è coinciso con le prime operazioni di pulizia e manutenzione di base, una rete rosa che ha trasformato l’edificio in una voliera interspecie, per proteggere la struttura, garantire la messa in sicurezza del sito e ospitare, all’esterno , il dibattito critico con la cittadinanza attiva, sul futuro dell’auditorium incompiuto.
L’obiettivo è stato quello di attivare un’occupazione gentile dell’opera, permettendo ad ogni spazio di acquisire un nuovo valore, ripensando collettivamente nuove forme di organizzazione temporanea e proponendo l’hackeraggio con dispositivi architettonici minimi, per restituire l’opera come bene comune alla comunità.

Dal Paese delle zolfare di Pirandello  si è, dunque, aperto un dibattito che ha cercato di fornire nuovi spunti di riflessione in merito al tema dell’Incompiuto, spesso interpretato come diffuso malcostume politico ed economico tutto italiano, come volgare compromissione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, come mero spreco di risorse, cercando il modo di trasmettere l’idea che le architetture “tralasciate” possono essere non un inutile ingombro, ma una valida risorsa per il futuro.