Aragona, il gruppo Uniti Possiamo attacca: “Il Sindaco Pendolino non risponde alle interrogazioni, perchè?”
Il gruppo UNITI POSSIAMO Attardo Licata e Clemenza scrivono al Prefetto per la violazione dell’obbligo di risposta nei termini di legge alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Comunali di opposizione del Comune di Aragona.
“Il comportamento omissivo del Sindaco – scrivono in una nota i consiglieri del gruppo consiliare -, viola l’art. 43 D.lvo 267/2000, il quale prevede il diritto dei Consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni, di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all’espletamento del proprio mandato e l’obbligo per il Sindaco, o gli assessori esso delegati, di rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni ed ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri comunali; il Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio comunale all’ art. 22, prevede che il termine di risposta alle interrogazioni è di 30 giorni; la condotta omissiva del Sindaco, integra il reato di omissione di atti d’ufficio, art. 328 c.p.; la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri, è da considerarsi a tutti gli effetti come una mancata risposta alla cittadinanza tutta; detta violazione pregiudica il diritto dei Consiglieri comunali di poter esercitare con pienezza il mandato consiliare”.
I consiglieri “chiedono al Prefetto di Agrigento Dott Dario Caputo, di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 141 D.lvo 267/2000, ovvero delle misure ritenute opportune stante l’importanza di assicurare il rispetto dei diritti dei Consiglieri comunali”.