“Ieri, 29 Settembre, è stato il compleanno di nostro figlio.
Carmelo avrebbe compiuto 10 anni, avrebbe dovuto fare la Prima Comunione, immagino come sarebbe stato più alto, più cresciuto, un ometto! L’anno scorso avevamo invitato i compagnetti, i regali e la torta erano pronti, ma in un attimo è finito tutto e mi chiedo ancora perché….
E’ passato un anno e ancora non riusciamo a farcene una ragione, non si può morire così, per andare a visitare quelle maledette Maccalube, un desiderio che aveva espresso nostro figlio in occasione del suo compleanno; non avremmo mai immaginato che questo luogo potesse essere così pericoloso.
Abbiamo perso due figli, tutta la nostra vita, siamo distrutti, inutile dire che ci mancano da impazzire.
Ci manca tutto di loro, soprattutto vederli crescere giorno dopo giorno.
I nostri figli non torneranno mai più, è capitata a noi questa disgrazia, ma poteva succedere a chiunque e succederà ancora se questo maledetto posto non verrà chiuso per sempre.
Andiamo avanti giorno dopo giorno per la promessa che abbiamo fatto a Laura e Carmelo, cioè che i responsabili dovranno pagare!
I nostri figli sono stati martiri, sono in paradiso con Gesù, così ci ha detto Papa Francesco.
Abbiamo piena fiducia sia nella Giustizia Divina che in quella terrena, perché i responsabili devono pagare!
Ci rivolgiamo all’Autorità Giudiziaria affinché nell’esercizio delle funzioni attribuite possa dare giustizia ai nostri figli con la condanna dei responsabili della nostra tragedia.
Queste due anime innocenti non avevano fatto niente di male per fare questa fine sotto gli occhi impotenti del padre.
Chiediamo solo che sia fatta giustizia, glielo dobbiamo, noi da genitori, ma anche tutto il paese per due bambini aragonesi!
Con il presente comunicato desideriamo anche ringraziare quanti si sono stretti al nostro dolore in questo tristissimo anno, in particolare rivolgiamo un commosso ringraziamento al Cappellano Militare, Don Salvatore Falzone, al Signor Prefetto, ai Vigili del Fuoco, ai Sindaci di Canicattì e Aragona e all’Arma dei Carabinieri.
Un ringraziamento particolare va al Colonnello Mario Mettifogo e a quanti si sono adoperati per la realizzazione in brevissimo tempo di un’opera a memoria perenne dei nostri figli, nel luogo ove si è consumato il dramma.
Ecco chi erano i nostri gioielli!”