Mostra di presepi nella chiesa della Provvidenza, dove il maestro presepista Carmelo Sciortino ha superato se stesso realizzando un presepe che si ispira alle novelle di Luigi Pirandello, Si tratta di un presepe in stile siciliano. Nel contesto di una collina, che raffigura le miniere di Aragona (ingresso, galleria di uscita, forno per la cottura dello zolfo, e sistemazione negli stampi), è possibile ammirare anche alcune scene tratte da novelle che il grande drammaturgo agrigentino ha ambientato ad Aragona: Ciaula scopre la luna, La cassa riposta, Il corvo, La giara … ed altri avvenimenti storici accaduti ad Aragona. Caratteristici sono tutti gli oggetti della tradizione popolare, dal mondo contadino e agreste a quelli della pietà popolare.
Fanno da corona al capolavoro centrale, altri 20 presepi, da quello di Betlemme, intagliato nel legno d’ulivo proveniente dalla Terra Santa, a quelli realizzati dai materiali più semplici come i tappi di bottiglia.
La chiesa sarà aperta dalle 17 alle 21, tutti i giorni ed i festivi dalle 10 alle 21, dall’ 8 dicembre al 6 gennaio.
Aragona ancora una volta si aggiudica il titolo di città presepe. Altri presepi, infatti, si trovano in tutto il paese.
Partiamo da quello originale che si trova nella chiesa Madonna del Rosario: le statue lignee a grandezza naturale di San Giuseppe (Girolamo Bagnasco, sec. XIX), la Madonna e l’angelo Gabriele (sec. XVIII), provenienti da contesti devozionali diversi.
Particolare il presepe della Chiesa Madre. Sono state utilizzate le antiche statue di cartapesta del sec. XVIII inserite in un contesto abitativo locale, tipico del passato dei nostri paesi, dove sono collocati attrezzi per i lavori casalinghi e agricoli in uso in quel periodo.
Le scuole hanno organizzato il presepe vivente che ha visto coinvolti tantissimi alunni.
All’ingresso del paese, nel quartiere Zorba, all’aperto, un presepe a grandezza naturale in via La Loggia, nel territorio della parrocchia Madonna del Rosario di Pompei, e altri presepi all’interno della chiesa e della chiesa di Caldare.
“Presepe diffuso” si può definire quello creato dagli abitanti del quartiere di via Alberto Mario, nel centro storico, che ha visto coinvolti per tre mesi decine di volontari. Hanno arricchito la strada con sagome dei personaggi del presepe, alberi di Natale e addobbi natalizi. Un percorso che si conclude sulla salita Spinuzza (scalunata du cannolu Pulselli) dove è stata costruita una capanna con all’interno un grande presepe con luoghi, edifici e oggetti fatti a mano, ricco di tanti particolari.
Nel centro storico del paese il presepe vivente realizzato, per il secondo anno, dalla parrocchia San Francesco. Utilizzando gli spazi esterni della chiesa, sono stati costruiti diversi ambienti che riproducono il paesaggio e i luoghi della Palestina. E tante persone raffigureranno i personaggi del presepe. Giorni e orari di visita, con la degustazione di prodotti tipici locali, 26 dicembre, 5 e 6 gennaio dalle ore 19 alle ore 22.30.
Sulla scalinata del Calvario sono state collocate le sagome dei protagonisti della Natività, creando un suggestivo effetto natalizio.
Arricchisce il centro storico del paese il presepe in piazza Mercede (in attesa della conclusione dei lavori di restauro e della riapertura della chiesa), realizzato con sagome a grandezza naturale all’interno di una capanna che crea un grande effetto scenico.
Il presepe nella chiesa di San Giuseppe riproduce la scena della Natività con i personaggi principali
La descrizione essenziale, purtroppo, non permette di cogliere l’originalità, la bellezza e il fascino che questi presepi suscitano.
Una iniziativa di grande valore religioso e sociale che serve a richiamare nella mente e nel cuore delle persone l’evento fondamentale del cristianesimo, e cioè la nascita del Figlio di Dio nella povertà di Betlemme.
Tutti questi presepi sono stati realizzati dai volontari delle comunità parrocchiali che manifestano, in questa maniera, l’attenzione concreta al territorio.
I presepi possono essere visitati tutti i giorni fino al 6 gennaio 2023.