Aragona: al via Darrolocu. Comune e Farm Cultural Park per l’Auditorium
Aragona: È stato presentato lo scorso 3 giugno, nel corso di una partecipata assemblea cittadina , il progetto “Darrolocu – una nuova vita per l’Auditorium incompiuto”. All’incontro erano presenti il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, l’arciprete, Don Angelo Chillura, la dirigente dell’Istituto comprensivo “Capuana”, Pina Butera, il dirigente del Servizio – Gestione Parchi e Siti Unesco della Regione siciliana, Giuseppe Parello, i fondatori di Farm Cultural Park Andrea Bartoli e Florinda Saieva, gli architetti Antonio Rizzo e Claudia Cosentino, e Alfonso Tedesco del Gruppo, promotore dell’iniziativa, “Schiffarati”.
Scopo dell’evento è stato quello di confrontarsi sull’avvio del cantiere di progettazione partecipata per ridare nuova vita all’Auditorium, un’opera pubblica mai completata, da circa trent’anni immutata, ed immaginare, così, una nuova destinazione a servizio degli aragonesi.
Il progetto, inoltre, gode della collaborazione del collettivo formato da Alterazioni Video, Analogique, Fosbury Architecture e Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università di Palermo.
La festa di inaugurazione, dicevamo, è in programma il prossimo 21 giugno, dalle ore 12, nell”Auditorium (area scuola Capuana) e farà parte di un grande evento diffuso organizzato da Farm Cultural Park tra Catania, Favara, Gela e Palermo dal titolo: “Abbiamo Tutto Manca il Resto”, prima edizione della quadriennale transdisciplinare diffusa dedicata alla Sicilia.
Motore locale dell’iniziativa sarà la società civile, come ha spiegato Alfonso Tedesco:
“Il senso dell’incontro è quello di proseguire in un percorso e continuare a fare qualcosa per la nostra comunità. L’esperienza di quest’ultimo periodo, che ha visto la pulizia dei bevai storici e il recupero di alcune strutture sportive, mi ha fatto capire come i nostri giovani, purtroppo, spesso si ambientano in un contesto di degrado urbano. Ci si abitua anche alle incompiute, come se fossero dei vuoti all’interno di un territorio. Proseguiamo dunque nel percorso in collaborazione con l’amministrazione comunale che ha saputo cogliere immediatamente l’importanza del progetto. Ringrazio, altresì, Andrea Bartoli che ci ha regalato una nuova visione di come poter recuperare questi luoghi”.
Per don Angelo Chillura è importante la collaborazione di tutti e mettere insieme le forze:
“Ad Aragona c’è tanta gente di buona volontà che si impegna ed opera concretamente, promuovendo tante iniziative. È importante creare una cabina di regia”.
Un momento dell’incontro con i giovani di Aragona
Per il sindaco Pendolino queste sono iniziative importanti che fanno crescere il territorio: “ Ho già iniziato a divulgare l’evento nel corso di una tre giorni in Belgio. Gli aragonesi a La Louviere hanno il desiderio di riscoprire le proprie radici. Per questo motivo è mia intenzione coinvolgere la comunità belga che è disponibile a collaborare per la crescita del territorio. Aragona è di tutti e se tutti mettiamo un chicco creiamo la massa. Ringrazio il notaio Bartoli perché si è innamorato di questa comunità”.
Tra gli artefici del progetto anche l’architetto Parello:
“Sono stato coinvolto in un’idea di bellezza per la nostra comunità. C’è una riflessione a monte che proviene dalla conferenza di Faro, per una nuova definizione di fruizione di un bene culturale. Si fa riferimento alla riconoscimento della comunità; un oggetto, che nell’immaginario collettivo è considerato una bruttura, visto con altri occhi può diventare un bene culturale, un luogo dell’anima nel quale riconoscersi, un punto di attrazione, di emozioni e di sviluppo”.
La dirigente scolastica, Pina Butera, ha auspicato che la struttura in futuro possa essere utilizzata anche dalla scuola per attività extracurriculari.
Le conclusioni sono state affidate ad Andrea Bartoli che ha spiegato:
“Il progetto vuole essere molto più di una semplice esibizione artistica. Si propone di coinvolgere cittadini attivi, imprenditori illuminati, scuole e università, e chiunque abbia voglia di essere coinvolto. Abbiamo tutto, manca il resto!” vuole diventare una piattaforma per sollevare domande, esplorando criticamente i problemi che affliggono la Sicilia ma anche per accogliere proposte e soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile. Siamo convinti che l’arte, la cultura e la creatività siano gli strumenti più potenti per segnare per invertire la rotta e iniziare un nuovo corso. Siamo alla ricerca di artisti audaci, emergenti ed affermati, coraggiosi e rivoluzionari, che si uniscano a noi in questa celebrazione delle forze propulsive della Sicilia. Vogliamo che le loro opere raccontino le storie che la nostra terra si merita, esplorando il suo splendore e le sue sfide, denunciando quello che non funziona e ispirando una visione innovativa per il futuro”.
Appuntamento adesso il prossimo 21 giugno, a partire dalle 12 , per iniziare un nuovo percorso di recupero urbano ed edile e di rinascita sociale e civile della comunità aragonese, tra musica, intrattenimento e street food.